TrackMan III con TPS video o Flightscope X2i complete ?

Titolo:  TrackMan III con TPS video o Flightscope X2i complete ?

Autore: Piero Maina

Conteggio parole: 1430

Dilemma, quale comprare? Possiedo già due launch monitor della Golftek che oltretutto nel mese di luglio 2011 ha pensato bene di fallire. Possiedo il Pro III  e relativo applicativo software e il Pro 7. Sono due ottimi prodotti per uso indoor che utilizzano entrambi la tecnologia dei sensori infrarossi e richiedono quindi una lampada spot al di sopra del tee per effettuare le misurazioni. Peccato perchè la Golftek era sul mercato da 34 anni e i suoi prodotti erano fra i più affidabili e precisi e questo era dimostrato da test effettuati con i robots. Certo questa tecnologia necessitava di un uso indoor o perlomeno la base di partenza doveva essere necessariamente indoor. Il Pro 7 che è stato l’ultimo Launch monitor prodotto da parte di Golftek, aveva ben 86 sensori e procedeva alla misurazione reale di 5 parametri del volo della palla e 7 caratteristiche dello swing. Ripeto che questi dati erano misurati e non calcolati come fanno la maggior parte dei prodotti in commercio.

Non è mia volontà in questo articolo fare nomi di figli e figliastri, né  dire che questo prodotto non funziona, ma voglio solo dire che oggi sul mercato gli unici due prodotti che utilizzano la tecnologia radar in maniera affidabile e che sono realmente un gradino sopra gli altri, sono il Flightscope X2 e il TrackMan III. Anzi va detto che fino all’anno scorso, l’unico,il solo,il vero era il TrackMan II e nessun altro prodotto poteva venire comparato, certamente il prezzo era proibitivo, ma le caratteristiche del prodotto e i dati fruibili che venivano erogati giustificavano in parte il costo di € 20.000,00 + IVA. Inoltre fino a quattro anni fa il TrackMan era utilizzabile solo per uso outdoor, mentre ora è utilizzabile sia indoor che outdoor. Il prodotto è identico, ma c’è una limitazione nel software utilizzato nell’uso indoor, anche perchè il volo della palla e gli altri parametri sono misurati nei primi 3,5 mt. del volo della palla e il resto è frutto di complessi algoritmi che si basano sull’enorme database di colpi giocati in possesso di TrackMan, misurati dal software per uso outdoor. Comunque le ore per utilizzo outdoor, nel caso uno voglia usare il prodotto sporadicamente all’esterno, sono acquistabili separatamente e poi eventualmente dedotte (al 50% del costo), nel caso uno volesse passare dal modello indoor a quello outdoor in maniera definitiva. Quanto costa il modello outdoor? Tanto! Certo bisogna vedere se aggiungere il quasi indispensabile software TPS (TrackMan Performance Studio) e bisogna tenere conto di altri accessori e forme di garanzia che faranno lievitare il prezzo che è ad oggi di € 18.495,00 + IVA al 25%. Si avete letto bene, il paese che emette fattura è la Danimarca e lì la VAT si paga al 25%. Siamo a più di € 24.000, aggiungendo custodia, set up,etc. Il modello indoor è comunque vicino ai € 20.000 IVA compresa (€15.000 IVA esclusa). Stiamo quindi parlando di investimenti importanti, soprattutto per un maestro di golf che voglia utilizzare queste tecnologie per fare lezione e dare quindi valore aggiunto alla sua professionalità e credetemi molti maestri nel mondo utilizzano il TrackMan e dovreste vedere di cosa è capace questo strumento. Lo stesso vale per il giocatore professionista che voglia analizzare le sue sessioni di pratica (oltre 70 top players nel mondo hanno acquistato il TrackMan, fra loro Ian Poulter, Darren Clarke, Martin Kaymer, Edoardo Molinari e molti altri). Le più grandi case produttrici di attrezzatura golfistica hanno acquistato il TrackMan (Callaway,Ping,Titleist,etc.) e pure Royal&Ancient e USGA (I due governing bodies) e in ultimo molti clubfitter che come me necessitano di uno strumento affidabile e preciso per l’analisi dello swing e del volo della palla per poter creare la giusta attrezzatura senza dover fare invalide assunzioni. Certo, ma cifre come quelle riportate sopra per un piccolo imprenditore o per un privato, come e in quanto tempo si ammortizzano? Verrebbe da rispondere mai, ma va da se che in tutti i casi ci vogliono diversi anni. Il R.O.I. qui non mi sembra molto azzeccato,come direbbe l’on. Di Pietro. C’è solo la certezza di possedere uno strumento che ci fornirà dati importanti,precisi,affidabili e quindi a patto di saperne fare buon uso, dati fruibili.

Veniamo ora al confronto, fino alla metà dello scorso anno non esisteva, in quanto Flightscope produceva a suo dire prodotti analoghi al TrackMan (Flightscope kudu), ma il volo della palla non era interamente misurato ed inoltre lo stesso software non era paragonabile, né la calibrazione o il set-up del prodotto erano semplici come il TrackMan. Tant’è che come ho scritto sopra, le case,i giocatori di torneo e tutto il mondo golfistico che contava utilizzava il TrackMan. E’ vero che Flightscope costava e costa molto meno, ma per chi con i dati ci lavora, se questi non sono affidabili e quindi non fruibili,il risparmio non sussiste, anzi è meglio non avere feedback che avere informazioni sbagliate. Ma dall’anno scorso, la Flightscope ha immesso sul mercato  il modello x2i che oltre ad essere accattivante esteticamente, ha caratteristiche davvero interessanti, è utilizzabile sia indoor che outdoor (allo stesso costo), ha la connessione WiFi e quindi è utilizzabile con l’Ipad e altri tablets oltre che con i classici laptops, ha la durata della batteria di 10 ore e tanto altro ancora, ma quello che più interessa è che chi ha potuto testarlo e metterlo in comparazione con il TrackMan III ha ottenuto risultati analoghi per un costo decisamente inferiore. (€ 11.000 circa + IVA al 20%) Il confronto può essere visionato qui.

Quindi, come detto sopra, questo primo articolo non vuole essere di confronto fra i due prodotti, ma mettervi al corrente che sto procedendo all’acquisto di uno dei due, il mio cuore è sempre stato sul TrackMan, ma è anche vero che prima i paragoni non esistevano, oggi troviamo “forse” molto per poco, visto che i dati sono molto simili,ma la differenza di prezzo è enorme. Cosa c’è di così diverso da giustificare tutta questa differenza? Questa è la domanda che si pongono in molti fra gli addetti ai lavori. Non so se è perchè il Flightscope non sia ancora stato testato estensivamente, ma ad oggi Il mondo golfistico che conta continua a rimanere fedele a TrackMan anche se si cominciano a vedere nomi e istituzioni anche nel mondo di Flightscope.

Io prenderò la mia decisione nelle prossime settimane e avrò l’occasione di provare le due macchine prima di decidere. Vi comunicherò la mia scelta non appena sarà stata fatta. Stay tuned!

Update al 16 Marzo 2012: Sono passati quasi due mesi da quando ho scritto questo articolo e non avete avuto più notizie. Semplicemente perchè avevo appuntamento per la prova del Flightscope dopo il 19 febbraio u.s. con il responsabile Europeo, ma non ci siamo incontrati, visto che mi racconta che dopo il PGA Show di Orlando le vendite del Flightscope sono decollate sensibilmente, pertanto è abbastanza impegnato da non riuscire a muoversi e mi ha comunicato che ad oggi il tempo di attesa per l’X2i dopo l’ordine è di circa 5 settimane destinato a salire se ci sarà un ulteriore incremento degli ordini. Siamo comunque riusciti ad organizzare un appuntamento con una persona che possiede l’X2i nella mia zona e potrò finalmente testarlo il 28 Marzo p.v.  Con TrackMan ero rimasto che avrei visionato il TMIII dopo la prova con l’X2i e poi avrei deciso. Al momento non sono pressato e sono convinto che dovranno esserci livellamenti di prezzo che sono fisologici quando non si opera più in regime di monopolio e la qualità dei prodotti diventa simile. So che c’è una nuova release del software per Flightscope in arrivo a breve e mi attendo da TrackMan altre novità a breve, come è logico che accada nel mondo della tecnologia. E’ tutto.

Update al 28 Marzo 2012: Come avevo annunciato ho avuto l’opportunità di vedere il Flightscope X2 all’opera indoor. Purtroppo il primo test non è andato a buon fine, forse per il fatto che abbiamo testato il Golftek e il Flightscope insieme ed essendo il Golftek allineato nel raggio visivo del Flightscope, il primo abbia influenzato le letture del secondo. Oppure lo spazio a disposizione si è rivelato insufficiente, nonostante mi era stato detto il contrario. Avevo 2,10 mt. di spazio dietro la palla e 4,40 mt. di  spazio davanti alla palla al fine di registrarne il volo. I dati elaborati dal FS non erano sicuramente fruibili ed infatti il Golftek ha fornito dati per quella situazione decisamente più veritieri. Prossimamente testerò il FS nuovamente nella stessa situazione con ulteriori accorgimenti e in più aggiungeremo il CG2 della Foresight al test,al fine di avere un ulteriore termine di paragone.

Stay tuned!

TrackMan III con TPS video o Flightscope X2i complete ? – Update –

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Build a Bigger Chest in 3-4 Workouts or Less

Title: Build a Bigger Chest in 3-4 Workouts or Less

By line: By Tom Venuto, CSCS, NSCA-CPT

URL: www.BurnTheFat.com!

Word count: 1799 words

Build a Bigger Chest in 3-4 Workouts or Less

 
By Tom Venuto, NSCA-CPT, CSCS www.BurnTheFat.com!
 

If your pecs are a weak body part, or, if you’ve simply hit a progress plateau in your chest development, then this high intensity chest training program will pack slabs of muscle mass on your chest after just 3-4 workouts – and I guarantee it. This is a high intensity bodybuilding workout for advanced bodybuilders only. (Beginners don’t even think about it…)

I’m currently on workout 3 of 4 in this pec routine and the results have been so impressive that I decide to write it up for you before I even finish the final workout next week.

Considering I’m on a calorie deficit in a cutting phase, I’m especially impressed with the increase in my chest size and development after 3 workouts. You’re not going to gain much if any muscular body weight if you are in a caloric deficit, but NO DOUBT, you can improve the development of a muscle group even while cutting up. This is a perfect example. I’m going to return to this program again for sure on my next mass phase. This program is called…

 

Multi-Angular Rest Pause With Pump Finisher

 

Here’s how it works. You select two exercises. For exercise one (the main course), I chose a basic pec mass exercise that can be done at any angle from steep incline to flat bench. Thats the primary exercise you stick with for all 4 workouts. Incline Dumbbell Press was the natural choice. I set up on a fully adjustable bench that allows multiple angles of incline.

 

For exercise two (dessert), I chose an isolation exercise for a pump finisher, and it changes with every workout.

 

Here’s the sequence:

 

A1 Incline Dumbbell Press – steep incline – about 65-70 degrees 6 reps rest 10 seconds

 

A2 Incline Dumbbell Press – medium (regular) incline – about 45 degress 6 reps 10 seconds

 

A3 Incline Dumbbell Press – low incline – about 20-25 degrees 6 reps 10 seconds rest

 

A4 Dumbbell Press – flat bench 6 reps

 

Now rest 2 – 3 minutes.

 

That’s one “set.” Technically of course, that is FOUR SETS, done in rest pause fashion, so lets call it one “round” for clarity’s sake.

 

Yes… that was round ONE. Now do it two more times.

 

Note: It helps a lot if you have a training partner change the bench angle so you can stay seated and keep the dumbbells in your hands. Doing it alone is slow and cumbersome.

 

For poundage, youre going to have to go MUCH lighter than usual. Although I don’t train heavy pecs anymore, last time I did, I was doing 6 reps with 125s on the incline. So for this program I took about 50-60% of that; 70 lbs on workout 1, 75 lbs on workout 2,and 80 lbs on workout 3. On the last one, I had to drop to the 75s to finish all 3 rounds and even then I needed some forced reps towards the end.

 

You may need to decrease the weight on the 2nd or 3rd round, but if at all humanly possible, do NOT reduce the weight during each round. Doing all four angles at the same poundage is the whole idea.

 

What may happen, especially if you even slightly overestimated your starting poundage, is that reps may drop with each angle change within a round. First angle – 6 reps is easy. second angle, a little harder, but still no problem. Third angle, you might only squeeze out 5 reps or hit honest failure on the 6th rep. 4th angle (flat), you might hit total failure on the 4th or 5th rep.

 

Now this is also where a training partner comes in. This routine should not be attempted without a spotter. Sorry, but you are a dork if you try to do this without a spotter. This program causes HONEST muscle failure (I’ll explain that in more detail shortly), so you need the spotter for safety, but moreover, you will need a spotter’s assistance to complete forced reps, at least on the final round or two, if not the first round. In general, forced reps should not be overused, but they play an important part of this program.

 

Ok, where were we? Oh yeah, you just finished your 3rd round. You might be finished! Yeah. some people will be DONE, KAPUT, ZONKED, BONKED, NUKED, GAME OVER, after 3 rounds of that (think about it – that was 12 sets, disguised as 3 sets!) However, for those who want the full course…. come with me and lets finish off those pecs with the pump (oh, you thought were already pumped… heh.. just wait…you’ll see what a pump is!)

 

The second exercise (exercise B) is going to be an isolation exercise.. ie., DB flye, cable crossover, machine flye (pec deck), etc., and you will perform 20-25 reps, non stop in piston-like fashion. use a steady quick tempo, but not so fast that you use momentum.

 

This isolation /pump exercise will change with every workout:

 

B1 Workout 1: standing cable crossover 2-3 sets, 20-25 reps

 

B1 Workout 2: machine flye or pec deck 2-3 sets, 20-25 reps

 

B1 Workout 3: decline dumbbell flye 2-3 sets 20-25 reps

 

B1 Workout 4: flat bench cable flyes in cable crossover machine 2-3 sets, 20-25 reps

 

That’s it! That’s the whole program. Three rounds of multi-angular rest pause, then finish your workout with 2-3 sets of 25 reps on a pumping, isolation movement.

 

This routine is performed within a standard bodybuilding type of split, so it should be done once in 5-7 days, no more. You would probably do another body part after chest,such as biceps or triceps, depending on how you organize your split routine.

 

I would recommend advanced bodybuilders use this program a couple times a year if and when they need a boost in chest development. This is not the type of program you would use all the time. You would burn out and overtrain.

 

There’s one more very important part of this routine – progression.

 

On the Incline Dumbbell Presses, you will increase the poundage with every workout. Keep in mind, you will not be able to complete all 3 rounds at all 4 angles for 6 unassisted reps. Its going to get harder each time, even as you get stronger. You may have to use a spotter more with each progressing workout. You may also find that on workout 1 or workout 2, you can complete all 3 rounds with the same dumbbells, but on workout 3, by the 2nd or 3rd round, you have to drop the weight or you’ll barely be getting 2 or 3 reps.

 

Now let me re-emphasize the importance of a spotter. Theres something thats going to happen when you do this routine that does not happen often. You will hit what my training partner and I call “HONEST FAILURE.” This means that your muscles literally fail, or give out right underneath you. Mind you, this is not something you would usually aim for, but that’s just the nature of this program and this is only a 4-workout high intensity “shock” type of routine.

 

When I say your muscles will give out, I mean that literally. On the last rep or two of 3rd or 4th angle, of the 2nd or 3rd round, your arms may literally buckle underneath you. That’s honest failure.

 

You see, there are several types of failure… First there is “sissy failure”.. that’s when there is a lactic acid burn or a fatigue in the muscle (you’re tired) and because it hurts or youre tired, that causes you to stop. Thats sissy failure (sarcasm).

 

 

 

Then you have positive failure. This is where you can no longer push the weight up in a concentric motion, but you are still able to lower the weight and exert an upward force against the weight. For example, you’re bench pressing and you hit the “sticking point,” but you are holding that bar at the sticking point (its not coming back down), and you’re still exerting force to push the bar upward, but the bar simply isn’t moving up!

 

Then you have honest failure. This is where the muscle simply gives out.. it buckles. you have reached concentric and eccentric failure. This type of failiure is rarely discussed. In fact I don’t recall anyone ever writing about it except for Arthur Jones and Ellington darden and the rest of the High Intensity Training (HIT) camp.

 

Rarely does any bodybuilder tread in this territory, and for good reason, as it is really not necessary and can be dangerous for anyone but a veteran who knows what the heck he is doing – and all the kidding aside for a moment, Im serious about this. Its no joke if your chest and arms give out from underneath you and you dump a 70 or 80 pound dumbbell on your face. (you do like your teeth, don’t you?)

 

However, as a technique you use on rare occasion for a shock routine that breaks through progress plateaus, that untrodden territory is there… for those who dare. There is something about this particular program (multi angular rest pause) that takes you there. You’ve been warned! Train hard, but be safe!

 

Now, go out there and get jacked!

 

Tom Venuto, NSCA-CPT, CSCS Lifetime Natural Bodybuilder www.BurnTheFat.com!

About the Author:Tom Venuto

 

 

Tom Venuto is a natural bodybuilder, certified personal trainer and freelance fitness writer. Tom is the author of “Burn the Fat, Feed The Muscle,” which teaches you how to get lean without drugs or supplements using secrets of the world’s best bodybuilders and fitness models. Learn how to get rid of stubborn fat and increase your metabolism by visiting: www.BurnTheFat.com!