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P90X – Ritrovare la forma…la mia esperienza

Titolo: P90X – Ritrovare la forma…la mia esperienza

Autore: Piero Maina

Conteggio parole: 1716

Sono venuto a conoscenza del programma di allenamento P90X ad Agosto 2010 e come mia abitudine ho guardato a questo prodotto, creato dal noto istruttore fitness

Tony Horton qui a 52 anni

Tony Horton (oggi 54 enne), con un po’ di sano scetticismo. Forse dovuto al contesto dove viene venduto (http://www.beachbody.com/) , dove si trovano diversi programmi di allenamento e forse anche ai miei preconcetti che vedono questi siti americani un po’ come specchietti per le allodole. Questa volta però avendo già sperimentato con successo Burn The Fat Feed The Muscle  non ho perso tempo e visti anche i feedback positivi trovati in rete sono partito con il test ai primi giorni di settembre 2010. All’epoca ero pure infortunato alla tibia sinistra per una frattura da stress che mi ha impedito di allenare le gambe per 6 mesi e quindi all’inizio anche il P90X non poteva essere eseguito completamente, ma comunque l’ho iniziato.

Vediamo cos’è questo P90X (Qui la spiegazione su Wikipedia in Inglese). Per quelli che già lo conoscono non c’è bisogno di spiegazioni, per tutti gli altri dico che si tratta di un programma di allenamento completo che si prefigge di ridare una forma fisica eccellente in soli 90 giorni con esercizi veramente impegnativi e da qui nasce appunto il nome P90X, dove 90 sono i giorni e X sta per fattore estremo. Infatti il P90X non è proprio per tutti, richiede una buona forma fisica già in partenza per essere completato e chi è soggetto a infortuni alle articolazioni (sorrido perchè io partivo già con una frattura da stress alla tibia) e altre patologie è sconsigliato da intraprendere questo programma e comunque sempre dopo il parere positivo di un medico. Prima di iniziare viene proposto un test di idoneità che consiste appunto nell’effettuare alcune prove che ci daranno un primo riscontro sul nostro stato di forma e se in linea con i valori minimi di entrata si potrà partire per il viaggio di 90 giorni. Va detto comunque che anche chi non dovesse essere in perfetta forma può comunque cominciare gradualmente il programma, limitando le ripetizioni e portando a mezz’ora il tempo di ciascuna sessione che mediamente dura un’ora. Col tempo poi il nostro fisico si abituerà e gli esercizi che all’inizio sembravano impossibili diverranno via via più “umani” e finiti i primi 90 giorni si può anche iniziare un’altra sessione, magari lasciando riposare il nostro fisico una quindicina di giorni. Io stesso ho potuto sperimentare il miglioramento nel tempo e ora ho completato cinque ripetizioni del programma. E’ però vero che alcuni esercizi anche dopo più di un anno che li eseguivo non erano stati ancora completamente metabolizzati. Ad esempio le flessioni su un braccio che sono veramente impegnative, vengono da me eseguite, ma no di certo con la stessa facilità di esecuzione con due braccia e per lo meno per me c’è un arto con il quale l’esercizio viene eseguito meglio. In sintesi i primi mesi eseguivo una o due flessioni su un braccio e le restanti con il peso distribuito sulle ginocchia; ora è diverso. Lo stesso potrà capitare con le trazioni alla sbarra o altri impegnativi esercizi di cui il P90X è ricco. Come dice Tony Horton, “Roma non è stata costruita in un giorno, nè così sarà costruito il tuo fisico”, quindi cercate solo di fissare un obiettivo nella vostra mente e forse il primo giorno le ripetizioni saranno una o due o forse nessuna senza aiuti, ma poi con il tempo aumenteranno e quello che all’inizio sembrava solo un sogno lo vedrete trasformarsi in realtà.

Considerate poi che sempre con la giusta volontà il programma può essere eseguito dovunque e durante l’ anno e mezzo che mi ha visto pendolare fra Roma e Milano e residente in albergo, la situazione non mi ha impedito di portare avanti con successo il programma. Infatti la mia “palestra” era la camera dove abitavo e al posto della barra entroporta per le trazioni e i manubri ho acquistato un set di elastici professionali (Bodylastics), che oltre ad essere l’ equivalente di un set di manubri di 180 Kg., in soli due chilogrammi di peso e un ingombro di 60 cm, mi permettevano di trasportarli nella loro valigetta anche in treno. L’altro atrezzo indispensabile era una coppia di maniglie per le flessioni che trovavano posto anche loro nella valigetta degli elastici essendo smontabili. Quindi i primi sei mesi a causa della frattura alla tibia ho potuto allenare solo la parte alta del mio corpo il lunedì e mercoledì  e gli addominali anche il venerdì. (provate gli Ab Ripper X, sono “solo” 349 addominali in 16 minuti e poi ne riparliamo). Comunque data anche la mia situazione logistica e al fatto che il venerdì rientravo a Roma non ho potuto lavorare serenamente, soprattutto i primi tempi, ma anche quando ho recuperato dalla frattura non sempre riuscivo ad eseguire l’intero programma. Mediamente mi allenavo 4/5 giorni a settimana, compatibilmente con la mia situazione lavorativa e impegni privati, cercavo solo di rispettare tre volte a settimana gli addominali e la corsa, abbinati naturalmente agli esercizi del P90X e ogni tre settimane di allenamento una di riposo.

Naturalmente i risultati dipenderanno dalla qualità del vostro impegno sia negli allenamenti, ma soprattutto nell’alimentazione. Personalmente vivendo in albergo e in macchina e mangiando solo al ristorante mi sono dovuto adattare e la mia storia l’avete già potuta leggere all’interno dell’articolo “Burn The fat…La Mia Esperienza“, ma come sempre ripeto, NIENTE è impossibile se lo si vuole veramente.

Il P90X si basa sulla confusione muscolare e ci renderà migliori nella forma fisica a livello estetico, ma soprattutto vedremo migliorare le nostre doti atletiche, la flessibilità, la forza e la mobilità in generale. Anche il P90X ha il suo piano alimentare, ma diciamo che per me è valido quanto appreso con Burn The Fat Feed The Muscle e non l’ho seguito. La mia necessità di trovare un sostituto dell’allenamento con i pesi, nasce prima di tutto dal fatto che non “potrei” utilizzarli  per i miei problemi di salute, (anche se poi li utilizzo pure con il P90X) e poi per un fatto logistico di trasporto. In secondo luogo per la mia preferenza orientata di più verso un fisico “fitness” . Diciamo che per la mia altezza di 178 cm. se dovessi arrivare ad un buon risultato come bodybuilder natural dovrei pesare almeno 90 kg.  o anche più per ottenere un fisico potente e ben costruito e se anche avessi disponibilità di forza e non solo muscolo da mostrare, avrei probabilmente dei limiti in certi sport che io pratico con soddisfazione. Pertanto come scrivevo sopra, la mia preferenza va più alla ricerca di un peso forma “Fitness oriented” che sta a significare che : presa l’altezza in centimetri e sottratta la cifra 100, il numero che si ricava per differenza è il peso ideale in chilogrammi. Naturalmente con una massa grassa del 5%-6%. Quindi nel mio caso parliamo di 178 – 100 = 78 Kg praticamente 74 Kg. di muscoli,ossa e organi interni ad eccezione del grasso. (Apro una parentesi per questa mia affermazione, 90 kg per un’altezza di 178 cm. per un body builder natural o anche più come ho scritto sopra sono da considerare obiettivi ambiziosi da ottenere e un ruolo importante lo giocherà la genetica. Diciamo che sono masse più da bodybuilder che assumono steroidi. Poi c’è da considerare se i 90 kg o più sono riferiti a periodi lontani dalle competizioni o al “picco”. Riportando la tabella di Steve Reeves che  è stato un grande bodybuilder natural, famoso per la sua proporzione e simmetria, per una altezza di 178 cm/5′ 10″ il peso dovrebbe essere di 84kg./185 lbs. quindi  a metà percorso fra la misura da me ricercata e i 90 kg, ma 6/8 kg di massa magra in più, non sono facili da aggiungere senza la giusta alimentazione e una profonda dedizione negli allenamenti con i pesi). Alla sola massa in senso assoluto, preferisco comunque la proporzione, la simmetria e le masse muscolari più equilibrate dei ginnasti e fitness model a quelle dei puri bodybuilders, pur sapendo che anche per loro la disciplina nell’alimentazione e la tipologia degli alimenti è praticamente la stessa.

Se proprio volessi esagerare, ma restano fisici difficilmente replicabili in età avanzata, ricercherei un fisico come quello di Hannibal for King.

Ecco in questo caso il P90X è imbattibile, i programmi spaziano dall’esercizio puro a corpo libero basato su flessioni,trazioni alla sbarra, squat di ogni genere anche su una gamba sfruttando il proprio peso,ma anche con peso aggiunto, fino al plyometric (salti e cardio insieme), allo stretching e allo yoga. Per chi come me si aspettava uno yoga di rilassamento, dovrà ricredersi perchè oltre al rilassamento c’è una richiesta di sforzo fisico per effettuare le pose richieste che se imparate ed eseguite ci faranno chiedere perchè non abbiamo iniziato prima. Risultato: un equilibrio psicofisico eccellente e le foto del mio fisico a 50 anni sono il frutto dell’alimentazione e del modello di pensiero costruito con Burn The Fat Feed The Muscle e degli esercizi che ho imparato in questo anno e mezzo con P90X .

Naturalmente tutti gli esercizi che ci permettono di allenare il nostro fisico sono validi e non voglio dire che uno è meglio dell’altro, sentiamo parlare di pilates, di TRX e anche all’interno di Beachbody.com troviamo Insanity e altri programmi che se seguiti con la giusta alimentazione daranno sicuramente ottimi risultati. Mettetevi in testa che tutto parte appunto dalla vostra mente e se oggi avete un minimo di volontà e non avete gravi patologie che possano ostacolarvi tutto è possibile, ma prima ci vuole la volontà di farlo, di scrivere un obiettivo ben preciso e poi l’alimentazione. L’alimentazione è il carburante per fare andare il vostro motore, poi viene l’esercizio e vedrete che potrete raggiungere la forma sognata,ma solo se lo vorrete veramente.

Personalmente cerco sempre di migliorarmi e attualmente sono impegnato con il nuovo programma di Tony Horton che ha rilasciato lo scorso natale, il P90X-2. Sono nelle prime settimane di allenamento e ancora devo apprendere bene i nuovi esercizi, naturalmente questo programma è l’evoluzione del precedente, non necessariamente migliore. Non posso ancora esprimere giudizi fino a che non l’avrò completato, ma se il buongiorno si vede dal mattino, posso dirvi che ne vedremo delle belle perchè è molto duro anche per chi, come me, proviene dal  P90X ed è già allenato.

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Commenti

8 risposte a “P90X – Ritrovare la forma…la mia esperienza”

  1. […] successore del P90X. Per chi non conosce il P90X, lo rimando alla lettura del precedente articolo  P90X – Ritrovare la forma…la mia esperienza , per chi invece ha già provato i benefici derivanti dal programma e ora ha/avrebbe intenzione di […]

  2. […] sotto trovate una tabella comparativa fra i due programmi. Ecco le principali differenze fra P90X e […]

  3. […] che mi crea maggiori fastidi con le fitte. Negli ultimi mesi, complice anche la corsa e i balzi del P90X ho avuto un risveglio del dolore nel piede destro, tanto da non poter quasi più correre e/o […]

  4. […] corporea/perdita di grasso “Burn The Fat Summer Challenge 2012″ . Si tratta del P90X-P90X2 Hybrid. Non so se sapete che esistono diversi tipi di P90X  Hybrid, (Ibrido) e forse il più […]

  5. Avatar Giovanni
    Giovanni

    Ciao , potresti dirmi il DVD che lingue offre? Inglese , Italiano?

    1. Avatar Piero Maina

      Ciao Giovanni,
      I DVD del programma P90x, sono disponibili solo in Inglese. Comunque anche se non parli la lingua e quindi non capirai cosa viene detto, ti basterà seguire gli esercizi dimostrati nei video che sono sempre eseguiti in modalità differenziate. Per gli atleti più avanzati o i principianti e nel caso ti trovi in viaggio e non puoi usare i manubri, con gli elastici o altro materiale di “fortuna”.

      1. Avatar Giovanni
        Giovanni

        Grazie Mille!

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