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Categoria: Motivazione e Psicologia – Alimentazione

La chiave per il successo nella dieta e nell’allenamento

  • Clima invernale e perdita di grasso: il freddo fa ingrassare?

    Clima invernale e perdita di grasso: il freddo fa ingrassare?

    Titolo: Clima invernale e perdita di grasso: il freddo fa ingrassare?
    Autore: Tom Venuto, CSCS, NSCA-CPT

    Traduzione: Piero Maina
    URL: www.Burnthefatinnercircle.com
    Parole: 23.966

    Clima invernale e perdita di grasso: il freddo fa ingrassare?
    Di Tom Venuto

    BurnTheFat.com – Body Transformation System

    Ciao a tutti, oggi pubblico con il suo permesso, un articolo del grande Tom Venuto che ho tradotto in Italiano, cosicchè anche chi non conosce l’inglese, possa godere di queste preziose e interessanti informazioni che proprio in questo periodo invernale e post vacanze di Natale, ci possano tornare utili per recuperare la nostra forma. Buona lettura:

    “In inverno quando è più freddo, ingrasso!” Se sentissi qualcuno dire questo, probabilmente rideresti e diresti che sono le solite scuse tipo: “Mi dispiace, ma oggi non posso allenarmi … le tute da allenamento sono da lavare”. Ma la verità è che ci sono conferme scientificamente provate per cui in inverno si tende ad aumentare di peso. Fortunatamente, ci sono anche delle soluzioni, peraltro semplici e di facile applicazione.

    Se vivi dove le stagioni cambiano, o anche peggio, dove il clima è freddo e nuvoloso per la maggior parte dell’anno, o se la neve, il ghiaccio e la pioggia gelida interrompono i tuoi programmi di allenamento all’aperto e sei preoccupato per il tuo girovita, allora questa è la domanda e la risposta di Burn The Fat della settimana ed è una lettura obbligata …

        DOMANDA: Ehi Tom, ci sono prove che durante la stagione fredda e in inverno diventa più difficile perdere grasso corporeo? A me sembra più facile perdere peso durante la stagione calda. Mi chiedevo se ci fosse una ragione per questo, forse uno desidera maggiormente diversi tipi di cibo? Si perde l’appetito nella calura estiva? O l’appetito aumenta con il freddo? Il metabolismo rallenta in inverno? Se sai darmi delle risposte al riguardo, te ne sarei grato. Grazie!

    RISPOSTA: Sì, ci sono molte ragioni per cui molte persone tendono ad ingrassare in inverno. Sono sia fisiche che mentali. Da un punto di vista psicologico, ecco una semplice spiegazione: il mutare delle stagioni può influenzare il tuo umore.Una condizione nota come Disturbo Affettivo Stagionale (DAS) è stata studiata a lungo da psicologi e psichiatri. Spesso è molto più del semplice “Winter Blues” (Depressione Invernale), il DAS si verifica durante le giornate più brevi e le lunghe notti dell’inverno e dell’autunno, quando c’è meno luce solare e le temperature sono più fredde.I sintomi includono depressione, desiderio di cibi specifici, in particolare carboidrati densi di calorie, si sperimenta perdita di energia, senso di disperazione e sonno eccessivo. Ovviamente, tutti questi effetti possono contribuire a far aumentare di peso.

    Una ricerca scientifica svizzera intitolata “Abitudini alimentari nel Disturbo Affettivo Stagionale: chi tenderà ad aumentare di peso in inverno?”  I ricercatori hanno scoperto che non solo i pazienti con DAS mangiavano più zuccheri e cibi ricchi di amido, ma erano anche più suscettibili al mangiare emotivo, ricercando i dolci, quando emotivamente si sentivano più ansiosi, affamati, stanchi o soli. Uno dei trattamenti standard per il DAS è la terapia della luce intensa. Assicurati di dormire a sufficienza, ma alzati anche alle prime luci dell’alba, perché è importante massimizzare le ore di esposizione alla luce naturale.

    Al contrario, un’ altra causa psicologica dove il clima influisce sulla quantità di cibo che  ingeriamo è l’attività fisica e la perdita di grasso è maggiore quando il clima è caldo; le persone stanno all’aperto per più tempo vestendosi meno, questo fatto crea più motivazione all’esercizio fisico. Diciamolo pure, le persone vogliono avere un bell’aspetto quando indossano il costume o hanno meno indumenti addosso. In inverno e quando il clima è più freddo, sei coperto, quindi c’è meno presa di coscienza e nessuna responsabilità poiché di solito nessuno ti vede attraverso i vestiti, diverso è quando la gente ti vede con pantaloncini e canotta. Pertanto, la maggior parte delle persone tende a seguire una dieta più diligentemente e ad allenarsi più duramente nei mesi più caldi. (Non è un caso che così tanti bodybuilder mettano su massa nel periodo invernale, viceversa perdano peso durante l’estate).

    Naturalmente, abbiamo il problema opposto nel periodo delle festività Natalizie, un periodo che tradizionalmente si sposa con i festeggiamenti, banchetti, bevande e regali (dove a volte anche i regali sono commestibili!) Molte persone si preoccupano maggiormente del loro stato di forma in questo periodo perché pensano che arriveranno ad aumentare di peso fra i 2Kg e 5Kg. La ricerca ha dimostrato che l’aumento di peso stagionale è reale, anche se di solito non è così tanto, in genere solo circa mezzo chilo, un kg al massimo, se si fa la media sui grandi numeri di popolazione. (Solo il 10% circa guadagna 3 kg o più). Il vero problema che la ricerca ha dimostrato a lungo termine è quel lento aumentare di peso anno dopo anno e che spesso passa inosservato e, in un periodo di 10, 15 o 20 anni, è sufficiente a portarci al sovrappeso cronico o all’obesità. Sono tanti gli uomini e le donne che si svegliano una mattina all’età di 40 o 50 anni, e guardandosi allo specchio si chiedono: “come ho fatto a diventare così grasso/a?” (Mezzo kg, o un kg all’anno, dopo ogni stagione invernale, si arriva a questo aumento di peso incontrollato). Lo studio più famoso su questo argomento è stato pubblicato sul prestigioso “New England Journal of Medicine”. Ecco cosa hanno riscontrato gli autori:

      In contrasto con la percezione comune che il peso aumenti durante le festività invernali, il peso della stragrande maggioranza dei soggetti in questo studio è cambiato poco durante le festività natalizie. Questi soggetti credevano di aver incrementato di quattro volte il loro effettivo aumento di peso durante le vacanze, che è invece risultato di soli 0,37 kg. Meno del 10% dei soggetti ha guadagnato 2,3 kg o più. Pertanto, nonostante il fatto che l’85% dei soggetti monitorati non facesse alcuno sforzo per controllare il proprio peso, grandi aumenti di peso durante le festività invernali non sono stati la norma.Sfortunatamente, abbiamo anche scoperto che l’aumento di peso durante il periodo autunnale pre-ferie e l’aumento durante le festività natalizie sono stati in gran parte mantenuti durante il periodo invernale post-ferie da gennaio a marzo, con un conseguente aumento medio netto di 0,48 kg. Nei soggetti che hanno completato un anno di osservazione, il peso è aumentato in media di 0,32 kg durante il periodo di vacanza e di 0,62 kg durante l’intero anno, suggerendo che il periodo che contribuisce maggiormente alla variazione di peso annuale è il periodo di sei settimane di vacanza.

     La maggior parte di noi mangia e beve di più nel periodo delle festività natalizie. Tuttavia, alcune persone hanno anche chiesto se ci siano altre motivazioni e se le giornate brevi, il clima cupo e le temperature fredde hanno qualcosa a che fare con l’aumento di grasso a livello fisiologico. La domanda è: “Il metabolismo rallenta in inverno, come se stessimo entrando in “modalità letargo?”  In realtà, è vero il Contrario. L’esposizione a temperature fredde provoca una risposta di termogenesi da tremito, il che significa che c’è un aumento del metabolismo per produrre più calore. Per creare calore è necessaria energia (calorie bruciate = calore). Infatti, nel corso degli anni, molti guru della perdita di peso hanno promosso l’idea dell’esposizione al freddo per accelerare il metabolismo, suggerendo strani “trucchi” come spegnere il riscaldamento in casa, uscire di casa poco vestiti in inverno, nuotare in laghi gelidi o fare surf tutti i giorni in acque fredde o fare docce fredde che stranamente ancora oggi risultano popolari. Sfortunatamente l’esposizione al freddo, aria fredda o acqua fredda, come tentativo per far bruciare più calorie al nostro corpo non si traduce nel tempo in risultati di perdita di grasso nel mondo reale, anche se risultati a breve termine possono mostrare un elevato consumo di calorie.

    Perché non funziona? A parte il fatto che si tratta di una piccola quantità di calorie bruciate in più, non è poi così pratico o piacevole congelarsi il sedere, quindi il tentativo probabilmente non durerebbe a lungo e sarebbe destinato al fallimento se uno ci provasse. Un altro motivo è che il nostro corpo può adattarsi e compensare le perdite di calore. Un esempio interessante dell’impatto che le temperature fredde hanno sul bilancio energetico è il caso del nuoto. Paradossalmente, è stato osservato che molte persone che hanno iniziato a nuotare hanno bruciato tantissime calorie, ma non hanno perso grasso (o hanno persino guadagnato peso). All’inizio alcune persone pensavano che il corpo stesse producendo grasso per ripararsi dal freddo. Sembra plausibile, vero? Ma dopo che alcuni scienziati attenti hanno esaminato la cosa più da vicino, hanno scoperto che il nuoto può essere un eccellente esercizio per bruciare i grassi, ma molte persone non perdono molto grasso col nuoto perché si è scoperto che il nuoto, specialmente in acque fredde, fa si bruciare più calorie, ma fa anche aumentare l’appetito.

    Pertanto, potremmo ipotizzare che lo stesso possa accadere con temperature fredde (aria). Se il tuo corpo usa un po’ di energia per tremare o produrre calore, un modo in cui può compensare quella perdita di energia è aumentare l’appetito, quindi è probabile che il bilancio energetico negativo, se presente, sia a breve termine. (Incredibile come il tuo corpo funzioni per controbilanciare le cose, non è vero?)

    Alcuni scienziati suggeriscono addirittura che mangiare di più nei freddi mesi invernali sia inserito nel nostro DNA come meccanismo di sopravvivenza. Teorizzano che gli esseri umani hanno una tendenza naturale a mangiare di più in inverno perché storicamente parlando, questo era un periodo in cui c’era carenza di cibo. Sebbene non ci sia praticamente alcuna possibilità di morire di fame nella moderna società industrializzata, potremmo inconsciamente cedere alle direttive evolutive.

    Per una serie di possibili ragioni, la maggior parte delle persone tende a mangiare di più in inverno, soprattutto durante le festività natalizie e allo stesso tempo, tende anche a muoversi meno.

    Uno studio condotto in Massachusetts e pubblicato sull’European Journal of Clinical Nutrition ha mostrato alcune scoperte interessanti sulle variazioni stagionali dell’assunzione di cibo, dell’attività fisica e del peso corporeo in una popolazione in sovrappeso. I risultati principali includevano:

        L’apporto calorico giornaliero era di 86 calorie in più nei mesi freddi rispetto alla primavera

        L’attività fisica più bassa è stata in autunno e in inverno

        Il peso corporeo ha raggiunto il picco in inverno

        Tutti i cambiamenti stagionali sono stati abbastanza piccoli, ma abbastanza significativi da essere misurabili

    Durante le vacanze, la maggior parte delle persone che aumenta di peso, dà la colpa al cibo, ma non sono solo le feste del Natale e Capodanno che incidono, è anche una minore attività fisica durante l’intero inverno che contribuisce all’aumento del girovita. Le routine di esercizi all’aperto a volte termina bruscamente e non viene fatto nulla per compensare la cosa. Di solito si usano scuse del tipo: “è colpa del meteo (“Fa troppo freddo” o “Non posso correre / camminare / andare in bicicletta sulla neve e sul ghiaccio!” O “È buio prima che torni a casa dal lavoro”).

    Il calo dell’attività fisica non è solo dovuto al minor numero di sessioni di allenamento. Anche la quantità di passi che normalmente si fanno durante il giorno subiscono un calo, soprattutto se non li si monitorano.

    La ricerca fatta con l’utilizzo del pedometro pubblicata sulla rivista “Medicine and Science and Sports And Exercise” ha rivelato quanto l’attività fisica diminuisca in inverno rispetto alle altre stagioni.

    E’ stato preso in esame un gruppo di donne di mezza età, che sono generalmente meno attive di altri gruppi, per cominciare c’è stato un importante calo dei passi compiuti durante il giorno durante il ciclo stagionale:

        7616 passi al giorno in estate

        6293 passi al giorno in autunno

        5304 passi al giorno in inverno

        5850 passi in primavera

    Questo è il motivo per cui utilizzare un contapassi tipo il Fitbit o uno smartwatch tutto l’anno è un’ottima idea. Puoi vedere i cambiamenti del numero di passi stagionali e se noti che diminuiscono all’arrivo dell’inverno, puoi apportare le modifiche necessarie più facilmente alla tua attività semplicemente perché sai quello che sta succedendo e diventi responsabile per quello che fai. Inoltre, sebbene 10.000 passi al giorno (o più) possano essere scoraggianti, non è così difficile partire con 2.500 passi al giorno in più, rispetto a quanti ne fai ora. Questo è sufficiente per compensare il calo medio di passi registrato dalla maggior parte delle persone. Migliorando la propria responsabilità dal punto di vista nutrizionale e combinando le due azioni, sinergicamente questo piccolo cambiamento da solo può risolvere il problema dell’aumento di peso invernale.

    Come si può vedere è legittimo pensare che è più facile ingrassare durante i mesi più freddi. Se non si fa nulla per impedirlo; ci sono buone probabilità che si possa ingrassare almeno mezzo chilo o forse uno durante il periodo autunnale e in inverno, quando le giornate sono più buie. Proprio perché questa quantità di aumento di peso non è significativa è particolarmente insidiosa perché o te ne accorgi e agisci immediatamente con le dovute misure o potrebbe passare completamente inosservata all’inizio, per poi trovartela “appiccicata” addosso e non “staccarla” più. In 10 anni, ti ritrovi con un aumento di peso/grasso che può andare da 4,5 Kg a 9 Kg. In 20 anni, puoi arrivare a guadagnare da 9 Kg a 18 Kg, senza quasi accorgertene e tutto grazie a un lento accumulo di peso/grasso.

    Fortunatamente, l’aumento di peso in inverno non è una condizione scontata, Questa battaglia si può vincere abbastanza facilmente. Puoi rimanere magro tutto l’anno, quello che devi fare è rimanere attivo durante l’inverno, indipendentemente dal tempo atmosferico e rimanere disciplinato con l’alimentazione la maggior parte del tempo.

    Ti suggerisco di avvicinarti all’alimentazione e all’allenamento invernale in due fasi. Novembre e dicembre sono mesi perfetti per fissare obiettivi e chiudere bene l’anno. Creare obiettivi per questo periodo, ti manterrà motivato per tutto il tardo autunno e l’inizio dell’inverno. È una strategia perdente aspettare il nuovo anno e non avere nuovi obiettivi su cui lavorare durante le vacanze, procrastinare, non paga.

    Per oltre un decennio ho promosso sfide di fitness durante le vacanze natalizie, iniziate prima del giorno del Ringraziamento e proseguite fino alla fine dell’anno. Se mai hai la possibilità di iscriverti, partecipa con tutti i mezzi. Se non riesci a trovare un concorso formale, una sfida, una gara o un qualche tipo di evento di fitness, crea la tua sfida per le vacanze natalizie, e non è mai troppo tardi. Anche se è il giorno di Natale, si possono fissare degli obiettivi per l’ultima settimana dell’anno. Ho amici che tengono viva una tradizione facendo un allenamento epico a Capodanno.

    Se possibile, invita gli amici a unirsi a te per aumentare la responsabilità verso gli obiettivi fissati. Se possibile, assumi un coach che ti aiuti a creare il tuo piano e ti renda ancora più responsabile. È incredibile quanto sarai motivato e quanto duramente lavorerai quando dovrai riferire i tuoi progressi ogni settimana a un mentore o ad una figura autorevole che rispetti. Con un obiettivo o una sfida, un allenatore o un sistema di supporto, o entrambi, credimi, le vacanze non ti saranno di ostacolo. Potresti anche arrivare alla migliore forma della tua vita.

    La seconda fase inizia a gennaio. Anche se l’esercizio e la dieta “Buoni propositi per il nuovo anno” sono una consuetudine in questo periodo dell’anno e molte persone li fanno con scarsi risultati, non sono contrario a fissare obiettivi il primo dell’anno. Credo che sia un ottimo momento per pensare a cosa vuoi per i 12 mesi a venire. Assicurati che i tuoi obiettivi non si concentrino solo sul peso corporeo o sul grasso corporeo, ma includano anche obiettivi di fitness, salute, forza e prestazioni. Questo ti manterrà molto più motivato se hai una settimana in cui la bilancia non si muoverà.

    Un fattore chiave per l’alimentazione durante tutto l’arco dell’anno, ma soprattutto nel periodo vacanziero, è la dieta flessibile. Ciò significa mantenere il tuo piano nutrizionale preciso dall’80% al 90% delle volte, riuscendo a goderti così tutti i tuoi cibi preferiti nel periodo delle vacanze con moderazione. Evita di pensare in modo dicotomico al cibo e di chiamare alcuni cibi buoni e altri cattivi. Non dimenticare mai che tendi a desiderare ciò che non ti è permesso avere. Diete rigide con elenchi di alimenti proibiti si ritorcono contro e, anche se non lo facessero, la restrizione non è un modo per godersi le festività natalizie.

    I migliori trucchi per avere successo con il tuo allenamento invernale sono gli stessi che dovresti usare tutto l’anno: fissare continuamente obiettivi di prestazione (avere obiettivi per ogni allenamento), creare un piano con un programma settimanale in cui ti impegni e rimanere responsabile (avere qualcuno nel tuo angolo in modo da poter mostrare a lui/loro i tuoi risultati e i tuoi progressi settimanali comparati con i tuoi obiettivi). Assicurati inoltre che il tuo piano includa un elenco di potenziali ostacoli e come ti comporterai se li incontrerai, comprese le contingenze per tutti i tipi di tempo. Inoltre, considera di provare un allenamento che non hai mai fatto prima. Provare esercizi, tecniche e programmi completamente nuovi può aggiungere quel briciolo di sale in più, una scintilla di motivazione e una ventata di freschezza che ti manterrà più euforico e motivato nelle giornate invernali più cupe.

    Ovviamente dipende dalla località in cui vivi e quale meteo incontri, ma è improbabile che tu non possa indossare cappotto, cappello e guanti e andare a fare una passeggiata solo perché è inverno. Tuttavia, se è tempestoso o pericolosamente freddo, o se preferisci, puoi effettuare le tue camminate e la parte cardio del tuo programma al chiuso su una cyclette, un tapis roulant, un vogatore o una macchina ellittica, o ancora, semplicemente con esercizi a corpo libero se non hai a disposizione le macchine o attrezzature cardio. Si, dipende da te, puoi farlo!

    Non è necessario nemmeno sfidare gli elementi e avere il coraggio di guidare fino a una palestra per allenarti con i pesi, puoi farlo anche a casa. Una configurazione casalinga semplice come manubri e una panca, oltre a bande elastiche di resistenza e l’allenamento a corpo libero possono farti raggiungere ottimi risultati e portarti lontano. E considera che puoi aggiungere più attrezzi se il tuo spazio e il tuo budget lo consentono.

    I mesi invernali sono anche un ottimo periodo per essere avventurosi e provare qualcosa di nuovo all’esterno, vale a dire gli sport invernali. Pensa a inserirli nel tuo piano di allenamento. Lo ammetto, non sono mai stato un fan del freddo, del ghiaccio e della neve. Anche se l’escursionismo e lo zaino in spalla sono i miei hobby preferiti dietro il sollevamento pesi, sono sempre stato un uomo di tre stagioni all’aperto.

    Io abito in New Jersey e verso la fine di ottobre, proprio quando le prime gelate stavano arrivando e le foglie stavano cadendo, ho deciso che questo sarebbe stato l’anno in cui finalmente mi sarei rifiutato di restare rinchiuso a casa. Ho deciso di continuare a fare escursioni. Ho anche fissato alcuni obiettivi di corsa, il più possibile sui sentieri. Tutto quello che dovevo fare era investire nella giusta attrezzatura, scarpe e capi caldi e ho continuato a uscire come ho fatto per il resto dell’anno. Non ho mai dovuto utilizzare il tapis roulant. Con mia sorpresa, mi piaceva stare fuori, anche con il freddo e la neve.

    A dicembre, dopo il primo grande temporale, ho fatto una cosa che non avrei mai pensato di fare: ho comprato il mio primo paio di scarpe da neve e sono uscito per oltre 5 miglia/8Km la domenica prima di Natale. Quanto bruciavano i quadricipiti ed è stato un serio test cardio. Non ho nemmeno le scarpe da neve tradizionali – ho le scarpe da corsa (da running). Scendere a palla dalle colline innevate è stata la cosa più divertente che io abbia fatto da anni.

    Allo stesso tempo, per questi ultimi tre mesi dell’anno, ho deciso di iniziare un nuovo programma di sollevamento pesi con una routine di split incentrata sull’ipertrofia che non avevo mai provato prima. (È una “divisione ibrida 3-2” di cui scriverò in un prossimo post). Ho incluso anche l’attrezzatura da palestra che avevo usato raramente prima – una landmine (Barra da bilanciere con una estremità fissa a terra e l’altra libera) – insieme ai miei soliti esercizi con bilanciere e manubri.

    Come risultato, il fissare nuovi obiettivi, creare nuovi programmi e provare cose nuove nel tardo autunno e la prima parte dell’inverno, mi sono trovato più coinvolto, entusiasta e motivato che mai e la mia attività complessiva (passi, miglia, calorie bruciate), è stata più alta che mai a metà dicembre. Mangiavo il 90% di cibo non trasformato, ma non stavo facendo una vera e propria dieta o limitando i macro nutrienti o i gruppi di alimenti. In realtà ho dovuto mangiare di più per evitare di perdere troppo peso e troppo velocemente.

    L’aumento di peso in inverno è un problema per molte persone. Ci sono molte forze che sembrano cospirare per farti mangiare di più e muoverti di meno, ma queste insidie ​​sono evitabili e le soluzioni non sono complicate. Non possiamo cambiare le stagioni, ma possiamo cambiare noi stessi, come pensiamo e come agiamo. L’ho fatto io, molti altri l’hanno fatto, e puoi farlo anche tu se segui i consigli di questo post del blog.

    Concludendo, ricorda che le festività natalizie di fine anno sono solo la prima parte dell’inverno. Gennaio e febbraio, a volte fino a marzo, sono i mesi più freddi e nevosi per la maggior parte di noi, e se hai un buon proposito di inizio anno senza un obiettivo significativo e/o un grande piano d’azione e una forte volontà di riuscita e improbabile che lo perseguirai e lo abbandonerai presto. Cerca una sfida di trasformazione corporea, tipo quella che organizzo sul mio sito; questo è il momento per sfruttare queste opportunità. È il momento di fissare nuovi obiettivi e fare nuovi piani per arrivare in ottima forma alla fine dell’inverno e in primavera.

    Allenati duramente e aspettati il ​​successo!

    Tom Venuto

    References

    Kräuchi K, Reich S, Wirz-Justice A, Compr Psychiatry. 1997 Mar-Apr;38(2):80-7. Eating style in seasonal affective disorder: who will gain weight in winter? . Psychiatric University Clinic, Basel, Switzerland.

    Hamilton SL, et al, UK adults exhibit higher step counts in summer compared to winter months. Ann Hum Biol. 2008 Mar-Apr;35(2):154-69, Department of Human Sciences, Loughborough University, Leicestershire, UK.

    Ma Y, et al, Seasonal variation in food intake, physical activity, and body weight in a predominantly overweight population, Eur J Clin Nutr. 2006 April; 60(4): 519–528. University of Massachusetts, Division of Preventive and Behavioral Medicine

    Newman, MA, et al, Monthly variation in physical activity levels in postmenopausal women. Med Sci Sports Exerc. 2009 41(2):322-7. Department of Epidemiology, University of Pittsburgh, Pittsburgh, PA 15213, USA.

    Ricci MR et al, Acute cold exposure decreases plasma leptin in women. Metabolism 49(4): 421-423, 2000, Rutgers University, Department of Nutritional Sciences.

    Uitenbrock DG, seasonal variation in leisure time physical activity. Med Sci Sports Exer 25(6): 755-760, 1993

    White, L., Increased caloric intake soon after exercise in cold water. Int J Sport Nutr Exer Metab, 15: 38-47, 2005

    Copyright Burn The Fat Inner Circle – Piero Maina.me

  • Damage Control For Holiday Eating “Accidents” (Part 2)

    Damage Control For Holiday Eating “Accidents” (Part 2)

     Title: Damage Control For Holiday Eating “Accidents” (Part 2)
    By line: By Tom Venuto, CSCS, NSCA-CPT
    URL: BurnTheFat.com – Body Transformation System
    www.Burnthefatinnercircle.com
    Word count: 596 words

    Damage Control For Holiday Eating “Accidents” (Part 2)
    By Tom Venuto

    BurnTheFat.com – Body Transformation System

    It’s lunchtime, and you’re trying to decide what to make today. Normally, you would have your regular chicken salad with mixed nuts, but today is different. You’re going to a party in the evening, and even though you’re not quite sure what to expect, you know there will be a ton of food in an atmosphere of very little restraint. You decide that it’s probably best to eat a lighter lunch than usual, to prepare for the evening calorie-surge.

    This is commonly known as “banking calories” which is analagous to saving calories like money because you’re going to consume more later.

    I usually do not recommend this. Here’s why:
    If you skip meals earlier in the day to “prepare” (bank calories) for a big feast at night, you are thinking only in terms of calories, but skipping meals is also depriving yourself of protein (amino acids), carbohydrates, essential fats, vitamins, minerals and other valuable nutrients that come from healthy food, as well as the small frequent meals which help control your appetite, stabilize your blood sugar and provide a steady flow of amino acids to your muscles. Skipping breakfast is especially detrimental.
    Not only that, but eating less early in the day in anticipation of overeating later in the day is much more likely to increase your appetite, causing you to binge or eat even MORE than you thought you would at night when the big meal does arrive.
    In fact, eating healthy, high fiber and lean protein food, as usual, earlier in the day is likely to make you LESS hungry for the holiday party meal and you’ll be more likey to eat only a harmlessly small amount of “party” foods.
    I dont like the concept of “banking calories” if it means skipping meals or if it’s used as justification for binge eating.
    Even if it worked the way you wanted it to, the starving and bingeing pattern may cause more damage than an occasional oversize meal, even if only on a psychological level. Some dieticians might even argue that this kind of behavior borders on disordered eating.
    A better approach is to stay on your regular menu of healthy foods and small meals through the entire day – business as usual – and then go ahead and enjoy yourself at your party by treating yourself to a SMALL amount of “BAD” food.
    This is supported by the 2nd Corollary of the law of calorie balance:
    “Small amounts of ANYTHING – even junk food- will probably not be stored as fat as long as you are in a calorie deficit where you are eating fewer calories than you burn.”
    It should be a big relief for you to know that when you’re at a party, a banquet, dining out or eating at a relative’s house for a special occasion, you can eat whatever you want with little or no ill effect on body composition, as long as you respect the law of calorie balance ans as long as it is done infrequently.
    However, you CANNOT starve and binge and expect not to reap negative consequences.
    If you sincerely want to burn fat and be healthy, then you have to have the discipline to stick with your nutrition plan consistently and control your portion sizes.
    Train hard and expect success

    Tom Venuto, CSCS, NSCA-CPT
    BurnTheFat.com – Body Transformation System

    P.S. If you’re interested in burning fat naturally in a healthy, sensible way, then be sure to take a look at Burn The Fat, Feed The Muscle – it’s the best place to start your journey: BurnTheFat.com – Body Transformation System



    About the Author:Tom Venuto is a natural bodybuilder, certified strength and conditioning specialist Tom Venuto 8(CSCS) and a certified personal trainer (CPT). Tom is the

    author of “Burn the Fat, Feed The Muscle,” which teaches

    you how to get lean without drugs or supplements using

    methods of the world’s best bodybuilders and fitness

    models. Learn how to get rid of stubborn fat and increase

    your metabolism by visiting: BurnTheFat.com – Body Transformation System
    www.Burnthefatinnercircle.com

  • Damage Control For Holiday Eating “Accidents” (Part 1)

    Damage Control For Holiday Eating “Accidents” (Part 1)

     Title: Damage Control For Holiday Eating “Accidents” (Part 1)
    By line: By Tom Venuto, CSCS, NSCA-CPT
    URL: BurnTheFat.com – Body Transformation System
    www.Burnthefatinnercircle.com
    Word count: 709 words

    Damage Control For Holiday Eating “Accidents” (Part 1)
    By Tom Venuto

    BurnTheFat.com – Body Transformation System

    We’ve all been at the holiday get-togethers, and have quickly devoured something devilishly delicious with little thought. Some feel little shame for eating a cake or drinking half the bowl of punch, but others find themselves feeling guilty afterwards and can’t help but think, “oops, I shouldn’t have eaten that.” I have to admit I do get a little chuckle out of the “accidental” part! Do you ever really “accidentally” eat anything? I think we are all responsible for everything we eat and how much we eat and until you consciously realize and accept this, and take the time to do some proactive meal planning, you will probably continue to have lots of “overeating accidents!”

    After you overindulge, I definitely do NOT recommend skipping your next meal or skipping meals the next day to make up for it. I usually don’t even recommend cutting back either, although there may be exceptions where you could manipulate your meal size or macronutrient composition.

    I generally recommend returning immediately to your “regularly scheduled meal programming,” because this continues to encourage the maintenance of positive habits such as eating 5-6 small meals every day.

    I do suppose whether you cut back could depend on whether you’ve been on low calories a long time, how lean you were already, and on whether you were in a caloric deficit already. If you were in a calorie deficit for the day, then the extra calories might only bring you up to maintenance, not “over” your daily limit, which might not be as damaging as if you were in a calorie surplus.

    If you were already very lean or had been dieting strictly for a long time (as in a bodybuilder coming off a competition), a large meal or entire high calorie day might not have any negative effect either. Your metabolism has a way of slowing down if you keep your calories too low 100% of the time.

    With occasional (planned) higher calorie days, you’d be using the BURN THE FAT “zig-zag” or “cycling” principle, so eating more in this context can be a positive thing. (Note: You can learn more about this technique in the BURN THE FAT program at BurnTheFat.com – Body Transformation System). However, there’s a big difference between a planned “cheat meal” or a planned high carb, clean food “re-feed” day and a binge on junk food. Regardless of total 24 hour calorie intake for the day, you could still store body fat after heavy eating if it’s done at certain times and in a certain metabolic state.

    Although I do prescribe calorie levels based on daily (24 hr) needs, I believe you should also pay attention to 3 hour “windows” when you’re thinking about adjusting your caloric intake. Calories and macronutrients (protein/aminos, carbs/sugar and fat) are partitioned into glycogen, muscle or fat tissue or burned immediately depending very much on present moment energy and recovery needs and on what’s going to happen over the next 3 hours or so as the food enters your system.

    So, if you’re going to be plopping down on the couch to watch football games for the rest of the day and night after that big holiday meal, beware – you might just want to cut back on that next meal a little, especially starches and sugars.

    Bottom line: It’s okay to eat small amounts of your favorite junk foods once in a while as planned “free meals,” and it’s a good idea to eat more in general from time to time to keep your metabolism humming along. However, your best bet if you’re really serious about fat loss is to avoid huge meals and avoid bingeing in the first place. ALWAYS practice portion control – even on holidays.

    If you ever do slip, don’t beat yourself up, just get right back on the wagon with your next meal and remember, the past is behind you and today is a new day.

    Your friend and coach,
    Tom Venuto, CSCS, NSCA-CPT
    BurnTheFat.com – Body Transformation System

    P.S. If you’re interested in burning fat naturally in a healthy, sensible way, then be sure to take a look at Burn The Fat, Feed The Muscle – it’s the best place to start your journey: BurnTheFat.com – Body Transformation System

    About the Author:

    Tom Venuto is a natural bodybuilder, certified strength and conditioning specialist Tom Venuto 8

    (CSCS) and a certified personal trainer (CPT). Tom is the

    author of “Burn the Fat, Feed The Muscle,” which teaches

    you how to get lean without drugs or supplements using

    methods of the world’s best bodybuilders and fitness

    models. Learn how to get rid of stubborn fat and increase

    your metabolism by visiting: BurnTheFat.com – Body Transformation System
    www.Burnthefatinnercircle.com

     

  • Orthorexia and the New Rules of Clean Eating (Part 1)

    Orthorexia and the New Rules of Clean Eating (Part 1)

    Title: Orthorexia and the New Rules of Clean Eating (Part 1)
    By line: By Tom Venuto, CSCS, NSCA-CPT
    URL: BurnTheFat.com – Body Transformation System
    www.Burnthefatinnercircle.com
    Word count: 1345 words

     

    Clean eating has no official definition, but it’s usually described as avoiding processed foods, chemicals, preservatives and artificial ingredients. Instead, clean eaters choose natural foods, the way they came out of the ground or as close to their natural form as possible. Vegetables, fruits, legumes, 100% whole grains, egg whites, fish, and chicken breast are clean eating staples. Clean eating appears to be a desirable, sensible, even noble goal. Eating clean is what we should all strive to do to achieve optimum health and body composition isn’t it? Arguably the answer is mostly yes, but more and more people today are asking, “is it possible to take clean eating too far?”

    Physician Steven Bratman thinks so. In 1997, Bratman was the first to put a name to an obsession with healthy eating, calling it orthorexia nervosa. In his book, Health Food Junkies, Bratman said that whether they are trying to lose weight or not, orthorexics are preoccupied with eating healthy food and avoiding anything artificial or “toxic.”

    Orthorexics are not only fanatical about eating the purest, healthiest, most nutritious (aka “clean”) foods available, says Bratman, they often feel a sense of righteousness in doing so.

    Whether orthorexia should be officially classified as an eating disorder is controversial. The term appears in pub med indexed scientific journals, but it’s not listed in the DSM-IV as are anorexia and bulimia. Opponents wonder, “Since when did choosing a lifestyle that eliminates junk food become a disease?”

    Media coverage and internet discussions about orthorexia have increased in the past year. Websites such as the Mayo Clinic, the Huffington Post and the UK-based Guardian added their editorials into the mix in recent months, alongside dozens of individual bloggers.

    In most cases, mainstream media discussions of orthorexia have focused on far extremes of health food practices such as raw foodism, detox dieting or 100% pure organic eating, where some folks would rather starve to death than eat a cooked or pesticide-exposed vegetable.

    But closer to my home, what about the bodybuilding, fitness, figure and physique crowd? Should we be included in this discussion?

    In their quest for adding muscle mass and burning fat, many fitness and physique enthusiasts become obsessed with eating only the “cleanest” foods possible. Like the natural health enthusiasts, physique athletes usually avoid all processed foods and put entire food groups on the “forbidden” list. Oddly, that sometimes includes rules such as “you must cut out fruit on precontest diets” because “fruit is high in sugar” or “fructose turns to fat”.

    According to Bratman’s criteria, one could argue that almost every competitive bodybuilder or physique athlete is automatically orthorexic, and they might add obsessive-compulsive and neurotic for good measure.

    As you can imagine, I have mixed feelings about that (being a bodybuilder).

    If I choose to set a rule for myself that I’ll limit my junk food to only 10% of my meals, does that make me orthorexic or is that a prudent health decision?

    If I plan my menus on a spreadsheet, am I a macronutrient micromanager or am I detail-oriented?

    If I make my meals in advance for the day ahead, does that mean I’m obsessive compulsive, or am I prepared?

    If I make one of my high protein vanilla apple cinnamon oatmeal pancakes (one of my favorite portable clean food recipes) and take it with me on a flight because I don’t want to eat airline food, am I neurotic? Or am I perhaps, the smartest guy on the plane?

    Some folks are probably shaking their heads and saying, “you bodybuilders are definitely OCD.” I prefer to call it dedicated, thank you, but perhaps we are obsessive, at least a wee bit before competitions. But aren’t all competitive athletes, to some degree, at the upper levels of most sports?

    Athletes of all kinds – not just bodybuilders – take their nutrition and training regimens far beyond what the “average Joe” or “average soccer mom” would require to stay healthy and fit.

    What if you don’t want to be average – what if you want to be world class? What then? Is putting hours of practice a day into developing a skill or discipline an obsessive-compulsive disorder too?

    Okay, now that I’ve defended the strict lifestyle habits of the muscle-head brother and sisterhood, let me address the flipside: being too strict.

    Where does the average health and bodyweight-concerned fitness enthusiast draw the line? How clean should you eat? Do you need lots of structure and planning in your eating habits, or as Lao Tzu, the Chinese philosopher said, does making too many rules only create more rule-breakers?

    Debates have started flaring up over these questions and as inconceivable as it seems, there has actually been somewhat of a backlash against “clean eating.” Why would THAT possibly happen? Eating “clean” is eating healthy, right? Eating clean is a good thing, right?

    Well, almost everyone agrees that it’s ok to have a “cheat meal” occasionally, but some experts – after watching how many people are becoming neurotic about food – are now clamoring to point out that it’s not necessary to be so strict.

    The diet pendulum has apparently swung from:

    “Eat a balanced diet with a wide variety of foods you enjoy.”

    To:

    “You MUST eat clean!”

    To:

    “Go ahead and eat as much junk as you want, as long as you watch your calories and get your essential nutrients like protein, essential fats, vitamins and minerals.”

    Talk about confusion! Now we’ve got people who gain great pride and a sense of dedication and accomplishment for taking up a healthy, clean-eating lifestyle and we’ve got people who thumb their nose at clean eating and say, “Chill out bro! Live a little!”

    The current debate about how clean you should eat (or how much you should “cheat”) reminds me of the recent arguments over training methods such as steady state versus HIIT cardio. Whatever the debate of the day, most people seem to have a really difficult time acknowledging that there’s a middle ground.

    Most dieters, when they don’t like a certain philosophy, reject it entirely and flip to its polar opposite. Most dieters are dichotomous thinkers, always viewing their endeavors as all or nothing. Most dieters are also joiners, plugging into one of the various diet tribes and gaining their sense of identity by belonging.

    In some cases, I think these tribes are more like cults, as people follow guru-like leaders who pass down health and nutrition commandments that are followed with religious conviction. Seriously, the parallels of diet groups to religious groups can be downright scary sometimes.

    Whether the goal is to optimize health, to build muscle or to burn fat, there’s little doubt that many individuals with all kinds of different motivations sometimes take their dietary restrictions to extremes. Obviously, an overly restrictive diet can lead to nutrient deficiencies and can adversely affect health, energy and performance.

    In some cases, I can also see how swinging to any extreme, even a “healthy obsession” with pure food could lead to distorted views and behaviors that border on eating disorders. If you don’t believe it’s a real clinical psychological problem, then at the very least, you might agree that nutritional extremes could mean restricting social activities, creating inconvenience or making lifestyle sacrifices that are just not necessary.

    I believe there’s a middle ground – a place where we can balance health and physique with a lifestyle and food plan we love and enjoy. Even more important, I believe that your middle ground may not be the same as mine. We all must find our own balance.

    I believe that going back to BALANCE, but this time with a better definition of what balance means, is the approach of the future.

    I also believe that some new rules would help us find that balance.

    If you’d like to learn the rules that bodybuilders and fitness models follow to “eat clean” and stay lean, then visit BurnTheFat.com – Body Transformation System
    www.Burnthefatinnercircle.com
    About the Author:

    Tom Venuto is a natural bodybuilder, certified strength and conditioning specialist Tom Venuto 8

    (CSCS) and a certified personal trainer (CPT). Tom is the

    author of “Burn the Fat, Feed The Muscle,” which teaches

    you how to get lean without drugs or supplements using

    methods of the world’s best bodybuilders and fitness

    models. Learn how to get rid of stubborn fat and increase

    your metabolism by visiting: BurnTheFat.com – Body Transformation System
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  • How An Entire Year Could Go By With No Fat Loss

    How An Entire Year Could Go By With No Fat Loss

    Title: How An Entire Year Could Go By With No Fat Loss
    By line: By Tom Venuto, CSCS, NSCA-CPT
    URL: BurnTheFat.com – Body Transformation System
    www.Burnthefatinnercircle.com
    Word count: 1293 words

     

    QUESTION: Dear Tom: I’ve been going to the gym for the past year now, but I have only lost 2 pounds. I eat about 1800 calories a day and I do 3 cardio and 3 weight training sessions a week. I am 5 feet 5 inches (1.65 mt.) and 128 lbs. (58 Kg.)  I would like to be at 120 lbs. (54 Kg.)  To lose 8 more lbs isn’t a lot to ask, but I’m really frustrated. I’ve been VERY persistent, and I rarely cheat except once each weekend, but at this rate, it will take me another 4 years for me to reach my goal! Please help!

    ANSWER: Don’t worry, it won’t take another 4 years! In fact, you can reach your target wt. within the next month if you start getting feedback, charting results and making some strategic changes to your program.

    First, it’s important that you understand how a year could go by with almost no progress.

    Have you been doing the same nutrition, same calories, same cardio and same workout for the entire past year with no changes? If so, then you shouldn’t be suprised if you’ve continued to get the SAME results (very little).

    If you do more of the same, you usually get more of the same.

    Caloric intake, for example is not something you calculate once and then never pay attention to again. Calories have to be calculated and customized for each individual in the beginning and then adjusted continuously in “real time” during the course of a fat loss program, based on actual results.

    Just because you start at 1800 doesn’t mean your caloric intake should stay there. Calories may need to be increased or decreased depending on whether your goals, your body weight and your activity levels change and based on your weekly progress (or lack of).

    Which brings me to another point. I am a huge fan of using progress charts. There is a saying in business management and sports coaching:

    “What gets measured gets done.”

    When you start “keeping score” and tracking performance right down to the numbers, it’s almost miraculous how this awareness of how you’re doing translates into improved results.

    When you track your body composition results every week, if a week or two goes by with no results, then you don’t continue with more of what got you no results, you change some variable in your program immediately!

    An old Turkish proverb that says,

    “No matter how far you’ve traveled down the wrong road, always turn back!”

    Of course, you don’t have to throw out your entire program, you can simply “tweak” ONE or maybe two variables within the same program.

    Also, when you measure, track and analyze muscle versus fat (body composition), instead of just scale weight, you might even discover you’ve gained some lean body mass and this offsets the drop on the scale (which means it’s possible you made more progress than you thought).

    Now, back to the calories. To break a plateau, you can take a reduction in calories, or an increase in activity, either of which will create a deficit if you are currently in energy balance, or increase your existing caloric deficit.

    1800 calories may not provide a large enough deficit for some women, and in fact, the majority of women your height, weight and activity level usually are losing fat safely and successfully on 1500-1600 calories per day. (for men about 2200-2500 calories, avg.)

    At the end of the day, fat loss boils down to calories in versus calories out, so if you plateau, you may need a simple calorie reduction, provided you don’t restrict too low for too long (which tends to trigger your body’s “starvation response.”)

    As for your cardio program, 3 days a week of cardio works for many people, but usually, I would consider three weekly cardio sesssions a maintenenance workout or at best a starting point for beginners,NOT a “maximum fat loss” program.

    Example: this week, you could increase your cardio from 3 sessions to 4 sessions. If you combine the decrease in food intake with an increase in calories burned through activity, that will almost certainly get you burning fat again.

    If it does, then stay with 4 days a week of cardio. If not, the next week go up to 5 days a week. Repeat this simple “feedback loop” process as many times and for as long as necessary.

    Also remember that more (often) is not always better. You can also increase the intensity and get more calories burned in same amount of time. This feedback loop process can be used to make decisions about your training intensity, duration and type, as well as frequency.

    Whichever strategy you choose to break the plateau, remember Albert Einstein’s definition of insanity:

    “Insanity is to keep doing the same thing over and over again and expecting a different result.”

    Although this seems like common sense to some people, what happened to you is really quite common because it does appear that you’re doing everything you’re “supposed to be doing” with perfectly good intentions.

    You have have all the key elements there: You’re exercising (weights and cardio). You’re watching your nutrition, and you’ve been disciplined and consistent in following it.

    The trouble with many popular programs – even good ones – is that they are too dogmatic. Their entire program may revolve around “X” number of calories, “X” days per week of cardio and “X” days a week of weights….

    And you’re not allowed to “tamper” with that “holy grail” formula.

    I can understand the rationale for a simple diet and exercise prescription for a beginner in order to not confuse them with too many choices, but what if it doesnt work after a month, three months, six months, A WHOLE YEAR? What if there are no options, what then?

    In NLP, there’s a principle, (borrowed from cybernetics), called The Law of Requisite Variety, which says,

    “The person with the most choices and the most flexibility is the person with the most power and the greatest chance for success.”

    You need to know what to do when you’re not getting results… you need options and choices for breaking plateaus, and that’s important because plateaus happen to everyone – including me.

    Some people think that hitting a fat loss plateau means there’s something wrong with them. But plateaus are natural and normal. In fact, you could look at it this way:

    Hitting a plateau means your body is healthy and your body is functioning normally, because normal function of the body is to adapt effectively to stress, to protect you and to maintain homeostasis.

    Exercise is a stress. Dieting is a stress. It’s natural for your body to adapt to them. When you adapt, you must place a new “positive stress” on the body if you want continued improvement.

    If you want to learn more details about how to change your program to break plateaus and make continuous progress as fast as safely possible, then I recommend you take a look at <bBurnTheFat.com – Body Transformation System
    www.Burnthefatinnercircle.com
    .

    BFFM has flexibility, feedback and performance tracking built right into it. Chapter 4 in BFFM teaches the “BFFM feedback loop method”, and shows you how to chart progress and adjust your diet and workouts on a weekly basis, to keep you making progress or get you back on track if your progress stalls out.

    There is no reason to allow even a few weeks, let alone an entire year to go by without results. But you can’t expect to get different results if you continue doing more of what’s not working.

    Keep after it! Be persistent – but also be flexible!

    About the Author:

    Tom Venuto is a natural bodybuilder, certified strength and conditioning specialist Tom Venuto

    (CSCS) and a certified personal trainer (CPT). Tom is the

    author of “Burn the Fat, Feed The Muscle,” which teaches

    you how to get lean without drugs or supplements using

    methods of the world’s best bodybuilders and fitness

    models. Learn how to get rid of stubborn fat and increase

    your metabolism by visiting: BurnTheFat.com – Body Transformation System
    www.Burnthefatinnercircle.com

     

  • It’s Not About the Body Fat

    It’s Not About the Body Fat

    Title: It’s Not About the Body Fat                                                                                                               By line: By Tom Venuto, CSCS, NSCA-CPT
    URL: www.BurnTheFat.comWord count:  860 words

     

    It’s Not About the Body Fat By Tom Venuto www.BurnTheFat.com

    How they lost 100 lbs or more is a topic that always gets a lot of attention and is very popular  in the media.  Whenever someone loses a lot of weight, there is always buzz from those who were inspired by hearing about these huge body fat losses and before/after transformations. I was inspired, too. But sometimes I think we focus too much on the almighty scale and body fat percentage and forget about something even more important…

    Your Health.

    Health is what psychologist Abraham Maslow called a deficiency need, which means that when you’ve lost it, getting it back is the only thing in the world that matters.

    Unfortunately, two corollaries to this theory of human motivation are:

    1.  Most people won’t lift a finger to improve their health until something bad happens (they have to hit “rock bottom” to change), and

    2. When you’ve got your health, you tend to take it for granted.

    That’s why we need constant reminders to keep our focus on health and keep health right on top of our list of life values.

    As you remind yourself of the importance of your health every day, it also pays to consider how you define it.

    Fitness and transformation icon Shawn Phillips, author of Strength for Life, says that if your definition of health is merely the absence of disease, then subconsciously, the mere absence of disease means you’ve achieved your “goal.”

    Therefore, you feel no motivation and no need to move above and beyond that and strive towards…

    “A life of ABUNDANT energy, vitality and strength.”

    We NEED these reminders.

    That’s why I get such a thrill when people send me success stories that are not just about the scale and body fat percentage, but ALSO about health and what that new-found health has done for a person’s life.

    A Before and After Success Story You Don’t See Every Day (But Should)

    For example, this success story comes from Burn The Fat reader Craig B:

     

    “Tom, I visited my Dr. today and he was stunned at the change in my blood results. Check out this before and after:Cholesterol/Total 232 before 121 after

    Triglycerides 185 before 87 after

    HDL (good cholesterol) 32 before 41 after

    VLDL (bad cholesterol) 40 before 17 after

    Total cholesterol/HDL ratio 5.63 before 3.0 after (I dropped from 2X average risk to less than HALF average risk!)

    TSH 4.8 before 2.1 after

    CRP 3.90 before 1.02 after (I moved from High risk to Low risk.)

    I have burned 34lbs of fat and put on 7lbs of lean muscle.

    I have moved from 40% body fat to 32.9% (My scale may be off, but I am hoping to verify those  body fat % measurements with a dunk test during my next visit to S.F. or Portland.)

    The doctor, in short, was blown away with the results.

    I have tried Atkins, Protein Power, Lindora (medical weight control), each of these over the years and probably too many others to mention. Never have I felt this empowered and well  armed with information and insight.

    When I was not getting the results the math would have me believe, I had the tools and community support to explain what Beta Blockers do to cardio and metabolism then took that insight to my doctor and he has reduced and changed those meds.

    I am now off statins all together as of today!

    I have a ways to go to reach my final goal of 10% body fat,  but I have the tools and I can accomplish it. I am, as you suggested, putting the date when I achieve it in pencil,  but the 10% BF is in ink. I will get there.

    It is amazing how empowering feeling good and controlling  your blood chemistry through nourishment (both physiological and physical) and being consistent with the hard work in  the gym and changing to a new lifestyle.

    Thanks Tom – you are helping a lot of people, clearly. I will be telling anyone about the book and the Burn the Fat website that has any questions or looking for answers.”

    Gaining muscle and losing fat is nice, but what could be better than gaining muscle, losing fat AND feeling your health, energy and vitality skyrocket!

    As Craig shows us, tracking your health improvements, not just what you weigh, gives you another source of tremendous motivation and a feeling of empowerment.

    You realize that you are in control of your body.  You are the maker and master.

    One final thought: It’s a misconception that the “bodybuilding” lifestyle is in some way not healthy or doesn’t dramatically IMPROVE your health

    Nothing could be further from the truth, as Craig’s results prove. Craig was not just doing aerobics – he was pumping iron and feeding the muscle, not starving himself.

    If you do ANY kind of resistance training, you ARE a “body-builder” and a “health-builder.”

    When you do NATURAL bodybuilding, it’s about looking great AND getting healthier. That’s how I do it – naturally – and that’s how I encourage others to do it in my Burn the Fat programs.

    Train hard and expect success!

    Tom Venuto, author of Burn The Fat Feed The Muscle
    Now Burn the Fat Body Tansformation System www.BurnTheFat.com
    Founder & CEO of Burn The Fat Inner Circle Burn the fat inner circle

    About the Author:

    Tom Venuto is the author of the #1 best   seller, Burn the Fat, Feed the Muscle:   Fat Burning Secrets of the World’s Best Bodybuilders and Fitness Models. Tom   is a lifetime natural bodybuilder and fat loss expert who achieved an   astonishing 3.7% body fat level without drugs or supplements. Discover how to   increase your metabolism and burn stubborn body fat, find out which foods burn   fat and which foods turn to fat, plus get a free fat loss report and mini course   by visiting Tom’s site at: www.BurnTheFat.com

  • The Sad Truth About New Years resolutions

    The Sad Truth About New Years resolutions

    Title: The Sad Truth About New Years resolutions
    By line: By Tom Venuto, CSCS, NSCA-CPT
    URL: www.BurnTheFat.com
    Word count: 755 words

     

    Jim Rohn once said, “I find it fascinating that most
    people plan their vacations with better care than they
    plan their lives. Perhaps it’s because escape is
    easier than change.”

    If the statistics from motivation experts and success
    psychologists are correct (95% of the people in the world do NOT have written goals and fail, while 5% have
    written goals and succeed), then Mr Rohn’s observation
    really IS quite fascinating isn’t it?

    If clear, scientifically-written goals are the key to
    success, then why wouldn’t more people make the time
    and effort to set goals? Beats me. Mystery of life.

    Unfortunately for most people, the odds for success
    are actually even lower, because out of the few people who
    do set goals, most don’t take goal setting seriously and
    they don’t do it scientifically.

    At the beginning of every year, you see countless articles
    about getting fit, losing fat, and nearly everyone talks
    about “new years resolutions.”

    And that’s the problem – you may think you are setting
    real goals, but if you’re like most people, you’re probably
    only making flimsy, wishy-washy, powerless “resolutions.”

    Zig Ziglar once said that, “A goal casually set and lightly
    taken will be freely abandonded at the first obstacle.”

    You might want to go back and read that quote again,
    maybe even write it down or print it out, because that
    one hits the bullseye!

    This truly explains why new years resolutions almost never
    work, and why so few people can keep off the pounds after
    they get rid of them.

    Goal setting should not be casual or lightly taken. Goal
    setting is an important and serious matter. This is not a
    game – this is your life, and you only have one life to live.

    Goal setting is so important, that I always teach goal
    setting and mind dynamics first, and only THEN, do I teach
    nutrition and training second.

    In fact, I devoted the entire first chapter of my book,
    Burn the Fat, Feed the Muscle (BFFM) to this subject of
    goals and constructive “mind programming” for success

    I don’t care how much you know about nutrition or exercise,
    until specialized knowledge is linked with purpose, vision
    and goals, the knowledge is useless and there can be no
    intelligent accomplishment.

    If you want to learn more about the real proven science
    of achieving goals and getting the body you want, then
    going to www.BurnTheFat.com and getting the Burn The Fat,
    Feed The Muscle ebook may be the most important investmen’t
    you make this entire year…

    Why? Because you won’t just learn what fat burning foods to
    eat or how to exercise for burning fat, you will also learn
    how to set goals scientifically and how to harness the awesome
    power of your mind to help you acheive your goals and to put
    yourself in that elite group of the 5% who succeed.

    As you start thinking about your goals for 2014 right Now,
    I’d like to help you start the year off right by sharing
    one very valuable and powerful tip:

    *** Set realistic goals, without limits ***

    I know that may sound contradictory. How can you set a
    goal that is realistic and also has no limits?

    Let me explain

    As a fat loss coach, I sometimes have a dilemma…

    One one hand, I want my clients and proteges to set goals
    which are achievable and realistic. But on the other hand,
    I hate to set limits on what someone can or cannot achieve.

    I like to say that If youre going to question anything,
    question your limits.

    Here’s what I suggest to do when you set your goals
    for 2014:

    Set goals that are specific, measureable, ambitious, and
    have a realistic time frame (deadline). But don’t stop there…

    This year, turn your goals into NO LIMIT goals!

    As the subconscious mind tends to take you literally and
    at your own estimation, why put a definite cap on your goal
    by stopping with a goal statement like, “I am losing 6% body
    fat by April 15th?”
    Why not say, “I am losing 6% body fat OR MORE by April 15th,” or,
    “I am gaining AT LEAST 12 pound of lean muscle in the next
    three months.”

    When you say, “I will achieve X OR BETTER,” you can have a
    realistic goal, but one without limits.

    Make the time to set your goals, today! Take it seriously
    and set your goals without limits.

    Do it and this could be the best year of your life.

    Train hard and expect success,

    Tom Venuto, NSCA-CPT, Tom Venuto 8CSCS

    Fat Loss Coach

    http://www.BurnTheFat.com

  • Burn The Fat Summer Challenge 2012: How I Have Succeed And Got “Most Ripped Man Over 50” Award. My Interview

    Burn The Fat Summer Challenge 2012: How I Have Succeed And Got “Most Ripped Man Over 50” Award. My Interview

    Title: Burn The Fat SummerChallenge 2012: How I Have Succeed And Got “Most Ripped Man Over 50” Award. My Interview

    By: Piero Maina

    Word Count: 3.770

    Here below you can read my interview released to Tom Venuto at Burn The Fat Inner Circle after my body transformation during the Burn The Fat Summer Challenge 2012. You also find my whole story and what I had to overcome to suceed. I hope my story will inspire some of you in order to take action toward a better body and a better health. Have a nice reading.

    The Real Life Italian Stallion: Piero’s Journey to Become the Most Ripped Man Over 50

    By Tom Venuto
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    To reach a ripped body fat level of 4.9% is a remarkable achievement for a man of any age. Piero Maina of Rome, Italy did it at age 50. Even more remarkable is what he had to overcome to achieve this…

    For years, Piero has suffered from deep vein thrombosis (Paget-Schroetter Syndrome), which at times prevented him from lifting his arm over his head.

    During all of the Burn the Fat Challenge contests he entered, Piero also had a tibia stress fracture, two broken ribs, sprained ankles, Morton’s Neuroma in both feet, and tennis elbow in both elbows and yet he never let it stop him.

    If you want to learn the attitudes and strategies it takes not only to get very lean, but to overcome obstacles and become a champion, then this is the must-read interview of the year…

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    Tom: Piero, congratulations on your great results during the Burn the Fat challenge. We previously had categories for the most ripped and the most transformed over age 50. You were a contender for both of those awards and since the competition was so tight and we didn’t have runners up listed, we created a new award to acknowledge your achievement – the most ripped man over 50. We’re looking forward to hearing about your training and nutrition strategies, but first, could you tell us a little bit about yourself, where you’re from and what made you decide to do the Burn the Fat challenge.

    Piero: Tom, first let me thank you for giving me the opportunity to share my experience in the Burn The Fat Challenge with everyone. It has been a phenomenal journey this year, but it wasn’t the first time. This was my third challenge.

    Introducing myself, I am an Italian young man of nearly 51 years who lives in Rome – one of the most beautiful cities in the world. And of course, Italy is also known for the delicious food, particularly in this area. We could even say that in Italy, food is one of the main attractions. By the way, the Venuto surname sounds familiar to me, are your parents natives from Italy?

    I’ve lived here with my wife since 1985 and we have two boys of 14 and 8. I’ve been an athlete all my life, playing several sports, but got my best results as a competitor in skiing, windsurfing, running, swimming and now I’m committed to golf. Obviously, I still train with weights and do cardio nearly every day (running, biking and swimming in summer time).

    I decided to participate in the Summer Challenge for the first time three years ago, during my stay in Milan (600 km from Rome). The company where I worked for 26 years moved me there, putting huge stress on me, and then three days before the 2010 Challenge, my mom passed away. It wasn’t the best time to start, but I entered The Burn The Fat Summer Challenge anyway.

    Tom: Thank you for the background, Piero and yes, my grandfather’s parents on my dad’s side came over from Aliano in Southern Italy, so I have the surname and there’s some Italian blood in me… So we’ve seen that you entered the challenge before and despite your hardships, you had very good results. But this time you took it to an all new level. Could you tell us about your results from this last Burn the Fat challenge – your change in body fat and lean mass. And what did you do to get in your best shape ever this time – did you fine tune your approach, train harder, diet stricter or do anything different?

    Piero: It was a mix of everything you mentioned. I was also more dedicated and had a stronger desire to succeed. I purchased Burn the Fat, Feed the Muscle (BFFM) in 2005, but due to physical problems and limiting beliefs, I never started. I told myself that everything I needed to know for losing fat was right there in the Burn the Fat, Feed the Muscle fat loss “bible,” but I still procrastinated. At the time, I was unaware that I was only making excuses.

    Finally, in the months leading up to May 2010 (before my first challenge) I read BFFM again and made the decision to start and see where I would land. Even though I had to live in a hotel and ate only in the restaurant or even in my car, that summer I reached 8.5% bodyfat starting from 16%. Last year in the same situation, but with one year more of experience, I reached 5.4% bodyfat starting from 12%, with two broken ribs and a sprained ankle. I started leaner and ended leaner, but there was so much competition, even last year I wasn’t in the top 10.

    This year I finally made an agreement with my old company and I returned home. So performing in a better environment and mood, I hit 4.9% bodyfat during the summer challenge and I won the most ripped man over 50 special award. Returning home it has been surely a better situation, but even that wasn’t perfect, since I traveled with my family from mid July to the end of August, where we stayed in a village eating at buffets. Obviously on holiday you have more free time and your mind is more relaxed, so in theory, it should be easier to succeed, but again in my case this wasn’t exactly true. My wife asked me why I was on holiday, but not “enjoying” the vacation (the food!) Every evening for dinner you can’t imagine what kind of God’s bounties were on the table!

    This year I wanted to succeed, like last year, but this year, I was totally focused on my goal. With my starting situation, I obviously aimed to win the “Best transformation over age 50”, and I did my best to get that goal. I always ate clean food, six times per day, and it wasn’t the easiest task during my travels, to organize everything, in order to avoid to missing meals. I made it easier by carrying with me my whey protein, Quaker oats or meal replacements and almonds or other snacks, so I didn’t have to cook or find a restaurant.

    In the first month, I did cardio three to four times per week and that brought my body fat down at the right pace. Once I was on vacation in the middle of July, I started to push myself beyond the normal limits I was used to. Every morning I woke up and ran for an hour and a later in the day did a half an hour of swimming.

    In the afternoon in the hot summer, I hit the gym in the village for my daily weights workout. Keep in mind that except for the 15 days I spent in the village, I never trained in a gym. I worked out using dumbbells at home and using elastic bands when I was traveling, and I did a lot of push ups and pull ups. The pull ups (and other types of weight training) can be dangerous due to my personal health issues, so I did them when I could, but more often trained back by doing elastic band rows anchored in the door.

    My workouts were a mix of free weights, floor exercises, calisthenics and cardio. When I didn’t have a gym, I didn’t let that stop me, and I simply paid maniacal attention to my food.

    Tom: Tell us about your food strategy. How many calories, how did you split up the protein, carbs, and fats and what foods did you eat? Also, since you are from Italy, we were wondering if you ate anything different than we typically eat here in the states and whether you found the nutrition side of things harder, easier or not a factor based on where you’re from and what food was available.

    Piero: I knew that in order to succeed, things must be done as best as you can with what you have and you can’t leave things to chance. So I’m used to weighing my food nearly all the time. Obviously I don’t do that when I eat out at restaurants or at certain times of the year. But when you’re competing for you’re absolute best in a challenge competition, I was able to do it almost all the time, so I did.

    I wake up at 6:30 and usually take 30 g of whey protein with 300 ml of water and a sweet potato. Sometime I also have a raw peach or a kiwi. The second meal, which I consider my “real breakfast,” is oatmeal with a banana mixed in and 6 egg whites with one whole egg scrambled or hard boiled. I eat plenty of fish, shellfish, chicken and turkey breast, eggs, sometimes dairy, lean red lean meat, plenty of vegetables, fruit, brown rice and a lot of sweet potatoes. The meals during the rest of the day are usually the same, but I try to eat less carbs in the afternoon/evening.

    My total calories vary a lot between 1,800 to as high as 3,800, depending on whether I worked out or if it’s a refeed day (I’m not afraid to eat a lot more carbs on a reefed days). My carbs have ranged anywhere from 140 g to 550 g, my protein 160 g to 280 g, and fat from 45 g to 90 g At the beginning of the challenge in June, I weighted 80kg/176 lbs and at the end in September I was 72 kg/ 159 Lbs. So when it’s time to reduce carbs, I eat about 1 g per lb of weight and when it’s a re-feed day, all the way up to 3 g per lb.

    About food in Italy, I assume you know that here we have an ancient tradition for food and food specialties. Usually tourists come to Italy not just for the beauty, but also for food, and surely we have different habits relative to other countries. For example, until I started with BFFM, I never ate oatmeal, but I learned from you that this was one of the important foods in the bodybuilder world, so I found Quaker oats from the web and now after three years I’ve had it nearly every day. I have to admit, the very first time it was a hard task to eat (plain). But now, with a banana or other fruit mixed it, it is my best friend as a breakfast meal.

    We cook foods in different ways here, but fish is fish here, and the same goes for chicken breast and green veggies like broccoli (maybe they are different in quality). I also make sure to take the right amount of macronutrients, which means I eat the right amount of each food to reach my goals. I eat for more than just taste now, but believe me, I like and appreciate well cooked, good tasting food.

    The hardest part in my summer challenge was my family. They do not follow me or support me in any way and here sweets, chocolate, pastries, chips and other junky foods are the norm. They eat in front of me and even try to tease or tempt me, but my mind was strong, so I never touched anything that was off my plan during the Burn the Fat Challenge (except at the conclusion!)

    On Monday, September 10th, after taking my final pictures, I continued to feed myself on my usual meal plan with lean proteins, the right carbs and so on, but at lunch I decided to celebrate my son’s birthday by eating one big slice of cake and 7 small pastries. After dinner that night, I joined them again for celebrating and guess what? I ate two more slices of cake and even more pastries! I know for sure that I ate thousands of extra calories that day.

    I thought I wouldn’t sleep that night, but instead, I slept perfectly and the next day, I went early in the morning for a 30 km bike ride and was right back to the usual plan. The interesting part is that super high carb re-feed day actually seemed to be good for me, as I didn’t take on one visible ounce of fat. So I learned an important lesson – that after I am already very lean, if I want to take one extremely high carb day – even from junk food – I can do it without much (or any) damage to my results. The key, I believe, is to keep it to just every once in a while.

    Tom: At the Burn the Fat Inner Circle, we talk a lot about mental strategies, because staying motivated and sticking with your nutrition and training plan is really the key to success and achieving any major goal. What was your approach toward staying motivated and sticking with your plan?

    Piero: When I came across Burn the Fat, Feed the Muscle in 2005, I read the first chapter that teaches us to lay down our goals and read them as much as we can, believing and visualizing what we wrote, and at first it made me think, “What kind of a way to act is that?” Yes, I read the part about conscious and unconscious mind and how behaviors are unconsciously influenced, but I thought that if I knew what I wanted, there wasn’t any need to write down and repeat what already I knew.

    Well, I put one of my goals on paper, not for my physique, but an achievement for golf, and I failed. I realize now I didn’t believe in it, so I think I failed to prove to myself, “See, it doesn’t work – it’s B.S.!” Years later, I not only adopted and believed in goal setting, I started studying everything about the mental side of achievement. I read a lot of books ranging from quantum physics, law of attraction, Buddhism, NLP, PSYCH-K® and landed on “A Course in Miracles.” My way of seeing things changed dramatically and forever, and by 2010, I returned to BFFM and started to apply what you taught us and everything else I had learned, with a new faith.

    I can’t say if you “just” think positive, everything you think in your mind will happen at once. What really happens is you set a goal to get from point A to point B as quickly as possible, but more often than not, you’ll deviate from the original route and hit a certain quantity of obstacles that you didn’t foresee or plan for. That happened even to me.

    The difference between when I succeeded and when I failed, is that I continued to think as positively as possible, without moving my sights from my goal, regardless of what I encountered along the way that I didn’t expect. I kept the faith in my goal alive, I kept reading my goal card twice per day and I took on adversities as opportunities to get stronger and keep going until I hit my target! I believe there is no failing, only results, and every result I get, even if I didn’t intend it, can be used to build up a better strategy to succeed in the future.

    I had to do this mainly by myself, and I could because I have a tough and disciplined mind, but it’s people like you Tom, and other mentors that helped me through their books, articles and words that I re-read many times. This summer, I re-read BFFM three times, and also the holy grail e-book, and your Super Lean report. I often come into the burn the fat inner circle forum, looking for success stories that could motivate me and for people who succeeded even with tougher life situations than mine. I did this because I would say the mental side is the most important key to success.

    Tom: We understand that you had some major physical challenges to overcome and yet you still made an incredible transformation. Could you tell us more about how they affected you?

    Piero: I’ve had many beautiful things happen in my life, but I’ve also had a lot of accidents. I had 5 near-fatal accidents with my motorbike and cars, several ruptures of my head and other part of my body. In these three last summer challenges I also had in order, a tibia stress fracture, two broken ribs, sprained ankles, Morton’s Neuroma in both feet, tennis elbow in both elbows and more, but I didn’t let it stop me. In 1994, I had my first deep-vein thrombosis or Paget Schroetter Syndrome. I have to go back a bit to tell the story.

    When I was in my physical prime at age 20, I was very passionate for bodybuilding. At that time, Arnold was at his best and I followed him in bodybuilding magazines, but my favorite was Frank Zane – that body was my target! I loved his symmetry and proportion rather than huge mass. Unfortunately, I couldn’t get much information at the time and my father didn’t want me training as a bodybuilder. So I played my favorite sports instead.

    Later when I was 30, I started to train myself in the gym as a bodybuilder, still without much information, and right when I was at my best, I had a very serious accident during a training session. While doing presses, (we called it here, “lento dietro”), and due to my skeletal conformation in the shoulder area, I had a deep-vein thrombosis. I had it twice (two years in a row) in my left arm. Two veins were injured, the subclavian vein and axillary vein.

    Doctors told me to stop every kind of training that involved my arms. I took anti-coagulation pills (warfarin) for years and I remained invalid in my left arm, but now I’ve restored a peripheral flow of blood in the minor veins and I would say I am nearly back to where I was in my prime.

    The doctors still say I shouldn’t train with weights, and above all, to avoid lifting my arms overhead for shoulder, chest and back training, but during these last three years, lot of things have changed. I found problems in my teeth that I could solve surgically and oddly enough, those were the main causes of my skeletal problems. For example, I met a doctor who used innovative orthodontic techniques that not only changed my teeth, but also my posture in my neck, shoulders and upper back without any other surgical intervention.

    So, even with my veins damaged and semi-closed, I restarted training myself with weights and with my new positive mental view, results came quickly and I reached my best body shape ever thanks to Tom’s program and challenge.

    Tom: What’s your advice to give more hope and optimism to anyone else who is struggling with an illness or an orthopedic problem that has made it challenging for them to get leaner or fitter in the past?

    Piero: Whatever your situation, always do your best and have no regrets! Maybe to you, what you can do doesn’t seem like enough, but try to move one step at a time toward your goal, even if it’s a small step or less than you would like to do. Obviously, when my body says stop, I have to stop – I can’t work miracles. At one point, it was impossible to lift even a bottle of water. But I never lost my faith in what I want to be or where I want to be.

    I’ve trained with pain, but I’ve learned that at the first signal of real injury, it’s better to stop. It’s better to be under-trained 10% that over- trained 1% if that 1% extra push gets you injured. It’s better to skip a workout to play it safe than skip a month to nurse your injury. Try to feel the signals from your body, including the feelings in your heart, if you’re not sure.

    Also remember how much you can achieve when you’re super strict with nutrition. When I felt pain I couldn’t train through, I didn’t give up and say, “I should just withdraw from the summer challenge and enjoy my vacation.” On the contrary, I pushed harder in all the areas where I still could – cardio or weight training – and I made my diet even stricter, without cheating. I especially tightened up the carb manipulations until I saw the results coming.

    I have to admit, it has been difficult and frustrating to feel like you’re always working around something, but in the end, I got what you see in my pictures.

    Tom: Before we wrap up, do you have any other advice for our readers on making a great body transformation or anything else at all you want to share?

    Piero: Of course I have more, but I nearly wrote a book here, LOL, so I’ll quickly wrap up! Furthermore, I’m still learning myself every day, I continue having new experiences and discovering how my body responds. This, I think, is the difference: I don’t just say empty words or affirmations – I act exactly as I think and talk. I focus on both – thoughts and actions – so more often than not, I reach the goals I was thinking and talking about. It’s not easy for me, but now that I have this lifestyle ingrained in my unconscious mind, everything I do I feel as normal (though, from some other people’s viewpoints, I’m still often seen as an “alien!”)

    I can simply say to all the members here to study Burn the Fat, Feed the Muscle (BFFM) as much as you can, learn it and ingrain it in your mind. In that book, there is only truth, no fancy words or quick fixes. In the toughest days during the Summer Challenge, I would always repeat to myself what Tom wrote about wanting your goal. There may be blood, sweat and tears, but “Train hard and expect success!”

    Thank you Tom, for helping me and so many other people to change our lives for the better.

     

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  • Burn The Fat Summer Challenge 2013….Ancora in gioco….

    Burn The Fat Summer Challenge 2013….Ancora in gioco….

    Titolo: Burn The Fat Summer Challenge 2013….Ancora in gioco….

    Autore: Piero Maina

    Conteggio Parole: 3.000

    Ciao a tutti,

    anche quest’anno ho deciso di prendere parte alla Burn The Fat Summer Challenge, la sfida di trasformazione corporea/dimagrimento della durata di 98 giorni/14 settimane. Per me si tratta del quarto anno consecutivo e sono riuscito a terminare con successo tutte e tre le passate edizioni. L’anno scorso non solo ho raggiunto e superato l’obiettivo che mi ero prefissato, (6% di massa grassa) ma ho anche ricevuto il premio come il più definito nella categoria oltre i 50 anni (Most Ripped Man Over 50). Non racconto nuovamente il tutto perché l’argomento è stato ampiamente trattato nell’articolo riguardante la Summer Challenge del 2012 e chi è interessato può leggere la mia esperienza cliccando qui.

    Avevo già in programma di partecipare alla gara di quest’anno e il mio progetto era di incrementare la mia massa muscolare/massa magra durante l’inverno. Provenivo dalla fine della scorsa summer challenge a Settembre 2012 con una percentuale di massa grassa corporea pari al 4,9% e devo dire che senza troppa fatica fino alla fine di gennaio avevo mantenuto un risultato intorno al 7 % pur avendo “gozzovigliato” durante le festività Natalizie e non rinunciando anche a incursioni su qualche dolce. Non crediate che nel programma di Burn the Fat FeedThe Muscle ci siano cibi vietati, si può mangiare di tutto, naturalmente stando attenti alle quantità; nel periodo di gara invece, meno “sgarri” si fanno e maggiori saranno le probabilità di successo. Da settembre 2012 in avanti, avevo continuato gli allenamenti e fino a dicembre la mia alimentazione è sempre stata “pulita” senza sbandate e utilizzando la tecnica di manipolazione dei carboidrati con un rapporto di 1:3. Un giorno di surplus e tre di scarico, non totale, circa 2 grammi per kg di peso corporeo. Da Gennaio a Marzo ero cresciuto un poco di massa grassa, ma ero sempre “tirato” e avevo in programma di “lievitare” fino all’inizio della Burn The Fat Summer Challenge 2013. Per chi ha letto l’articolo sulla Summer Challenge 2012, è inutile spiegare che lo scopo è di perdere grasso e non peso, oppure anche peso se manterremo la nostra attuale massa muscolare. Il tentativo comunque è di non sacrificare nemmeno un etto di muscolo, ma di perdere solo grasso a differenza delle normali diete che invece si preoccupano del peso sulla bilancia. L’altra differenza nella Summer Challenge è che si verrà premiati in base alla trasformazione corporea rispetto a se stessi, più che rispetto agli altri o a un eventuale modello. Ognuno deve provare a dare il meglio di se e trasformarsi rispetto alla stato iniziale. Anche in questo caso è superfluo che racconti nuovamente come funziona lo stile di vita di Burn The Fat Feed The Muscle perché c’è l’articolo che lo spiega qui.

    Sopra ho raccontato come è proceduto il mio stato di forma, ma non ho detto che già prima dell’inizio della Summer Challenge 2012 ero affetto da una forte epicondilite al gomito destro e da un’ inizio di epitrocleite a quello sinistro. Sono golfista e questa è una patologia a cui si va soggetti, così come i tennisti. Mi ero fatto un’infiltrazione di cortisone al gomito destro nel mese di gennaio 2012 e il sinistro l’avevo risparmiato, visto che riuscivo a convivere con il dolore, ma a giugno, proprio all’inizio della Summer Challenge il dolore al gomito destro era tornato molto forte e se volevo continuare ad allenarmi dovevo effettuare un’altra infiltrazione di cortisone. Cosa che ho fatto, ma l’effetto benefico è durato un solo mese e sapevo che non potevo ripeterne un’altra, il cortisone si sa, fa più male che bene. Ho incontrato un medico che mi ha infiltrato con l’ozono e il miglioramento temporaneo c’è stato, ma non sono riuscito a dare continuità alla cura e il dolore non solo è tornato a destra, ma e venuto anche a sinistra e pure l’epitrocleite a sinistra è aumentata con forza. Sono riuscito a concludere la scorsa Summer Challenge stringendo i denti e le foto le avete viste nell’articolo riferito al 2012 qui. La mia speranza era che durante l’autunno/inverno, la malattia ai gomiti piano, piano sarebbe passata, ma invece di regredire è aumentata. Il problema non è solo il golf, ma l’allenamento con i manubri e le trazioni alla sbarra. I pesanti manubri in certe posizioni sono delle pugnalate per le guaine tendinee/inserzioni ossee e quindi all’inizio del 2013 ho dovuto accettare di ridurre gli allenamenti per le braccia, spalle e dorsali fino a quasi fermarmi completamente. Avendo effettuato una ecografia ad entrambi i gomiti, ho potuto vedere perché il cortisone non riusciva a fornire risultati duraturi: avevo le calcificazioni nelle guaine dei tendini. A quel punto le soluzioni sono due, (che io conosco)  la via chirurgica, (che sinceramente avrei evitato volentieri) o le onde d’urto (e anche qui ce ne sono di vari tipi). Naturalmente ho preferito le onde d’urto e ho fatto una prima seduta a Febbraio 2013 con una macchina elletroidraulica , molto potente a Trento, un vero martello che ogni volta che “picchiava” sulla parte dolorante provocava un dolore terribile, mi si stendevano le dita delle mani e ho dovuto stringere i denti e trovare concentrazione per resistere al dolore. Oltretutto a quei tempi ero davvero infiammato. Comunque ho fatto 1800 colpi in un’ unica seduta, seicento colpi per gomito per l’epicondilite, più altri seicento all’interno del gomito sinistro per l’epitrocleite. Il primo risultato è stato che avevo ancora più male, poi il dolore è diminuito un poco, ma sempre impossibile allenarsi. Ho effettuato una seconda seduta a Roma con una macchina elettromagnetica e mi sembrava ridicola rispetto a quella di Trento, mi sembrava che sui gomiti mi venisse passata una di quelle macchinette per accendere il gas e non ho sentito quasi dolore. Il dolore nei gomiti però è rimasto tale e quale. Ho ripetuto a metà Marzo un’altra seduta a Trento e il dolore era ancora forte, ma nei giorni seguenti l’ho sentito meno “radiale” e più circoscritto. Allenamenti ancora niente, anche perché proprio il giorno prima di scendere a Trento dall’Alto Adige, in una caduta banale sugli sci ho riportato la lesione parziale del legamento crociato anteriore sinistro (LCA) e la lesione del menisco mediale sempre sinistro, oltre a due fratture intraspongiose del piatto tibiale e alla lesione degli osteocondriti femorali. Tombola! Rispetto alle prime visite in Alto Adige, a Roma pur avendo avuto la conferma di quanto sopra, le prove manuali hanno mostrato un ginocchio stabile, forse dovute alla mia muscolatura allenata (ho sciato tutto l’inverno e ho fatto molte uscite in mountain bike) . Comunque non abbiamo operato il legamento e per il menisco stiamo ancora decidendo. Ad oggi che scrivo ho dolore alla parte mediale sinistra, non un vero e proprio dolore, è un dolore sordo e il mio ortopedico mi ha detto che potrebbe ancora operarmi al menisco, che tra l’altro ha già operato nel 2001. Pertanto oltre allo stare fermo con gli allenamenti con i manubri da metà marzo a metà aprile, ho dovuto fermarmi con tutto il resto per via del ginocchio. Poi con il consenso del mio ortopedico ho ricominciato con la MTB,(mountain bike) ma dopo 3 uscite sono caduto e mi sono rotto il pollice della mano destra. Una caporetto! Anche con il pollice rotto dopo una settimana ho ripreso gli allenamenti in MTB, difficile utilizzare il cambio, ma con un tutore e un po’ di buona volontà, sono riuscito a progredire. E i gomiti? Ho fatto una quarta seduta nel mese di aprile e questa volta pur avendo ancora male, soprattutto quando utilizzavo i flessori delle mani, le “martellate” della macchina delle onde d’urto non mi facevano più male, era come colpire una qualunque parte del corpo sana e il dolore era oramai circoscritto a piccole aree. Ed infatti ho male ancora oggi, ma sempre meno e sento che sono in via di guarigione, Considerate poi che dal 10 giugno, giorno in cui è partita la Summer Challenge, ho ripreso gli allenamenti con i manubri e le richieste di sforzo stanno aumentando quotidianamente. Avendo ancora dolore per certi esercizi, la paura era che sarebbe peggiorato tutto, invece  sta andando molto meglio e non so in quanto tempo ancora, ma dovrei guarire completamente. Almeno adesso è un dolore sopportabile e sto anche giocando a golf senza sentire dolori impossibili.

    Ecco spiegato perché il mio progetto di aumentare di massa (grassa e magra) è naufragato. Avrei dovuto mangiare molto e in un certo modo, ma avrei anche dovuto allenarmi in maniera ambiziosa e questo non è stato possibile per i fatti raccontati sopra. Fino a Marzo comunque ero ben allenato, un po’ meno nelle braccia e ora sto tornando piano, piano ai miei livelli con un grande incremento come attività cardio che effettuo 6 giorni a settimana su 7. Alterno MTB alla corsa e al nuoto, oltre all’allenamento contro resistenza che come sapete è il P90X Hybrid.

    Non posto le foto iniziali che sono state postate nel forum di gara per scaramanzia, ma le posterò a fine gara dopo il 16 Settembre 2016, sto cercando di mantenere il peso a tutti i costi, ma va da se che senza steroidi in tre mesi, non potrò fare molto e quindi dovendo arrivare al 4% di massa grassa scenderò per forza, ma è certo che con la giusta alimentazione e i giusti allenamenti, non diminuirò la quantità di muscolo che ho adesso.

    Per chi è interessato ai dati, ho iniziato la Summer Challenge il 10 giugno con un peso totale di 83 Kg. per un’altezza di 178 cm. e la massa grassa che è lievitata al 17,5%. Progetto ambizioso in 98 giorni è di arrivare al 4%. Oggi è il 7  luglio e sono già all’11%. avendo perso 7 cm. di giro vita e il peso totale è ancora a 78 Kg. in meno di un mese. Presumo che arriverò intorno ai 72 kg. di peso totale e tra i 70/72 cm di giro vita, per settembre, mentre avrei voluto essere 78 Kg. con il 4% di massa grassa nello stesso periodo. Perché questo avvenisse avrei dovuto operare in un certo modo durante l’inverno, ma va bene così. Ricordo sempre che sono principalmente un’atleta e non solo un bodybuilder (sono atleti anche loro per carità), ma voglio dire che preferisco riuscire bene in altre discipline sportive e non avere solo massa muscolare da mostrare, magari costruita con steroidi.

    Aggiornamento al 31/07/2013:

    Siamo alla settima settimana di gara e quindi siamo a metà percorso. I gomiti sembrano andare meglio e questo è un gran bene per la riuscita degli allenamenti, il ginocchio sinistro sembra essere stabile e ogni tanto si fa sentire con qualche dolorino “sordo”, ma al momento riesco sia a correre che ad andare in MTB, evito i balzi e quindi tutta la parte del “Plyometric”. Anche i piedi con il neuroma di Morton mi stanno lasciando respirare e nonostante un piede sano da sensazioni nettamente differenti da quelle che provo io, già non avere fitte costanti è per me un risultato di successo. A parte infortuni e salute, mi sto allenando duramente soprattutto come attività cardio e sono a 6 sedute settimanali con giornate in cui effettuo doppio cardio oltre all’allenamento contro resistenza che per me è il P90X-P90X2-Hybrid. La parte più importante, anche se sinergica con l’allenamento e l’aspetto mentale, la gioca sempre l’alimentazione. In questi primi 49 giorni di gara è stata maniacale e lo sarà fino al 98imo giorno di gara. Vi ricordo che sono partito da più del 17% di massa grassa ed ho fissato il mio obiettivo a 14 settimane al 4%. Obiettivo molto ambizioso già di per se e diventa ancor di più ambizioso, partendo da una soglia così alta e con un età superiore ai 50 anni. Ammetto che per quanto ho fatto e sto facendo, mi aspettavo risultati appena migliori. Certo non posso lamentarmi ed oltretutto io non ricerco perdite di grasso esagerate in breve tempo perché spesso più che grasso si perde peso/muscolo/liquidi e invece io sono per una perdita di circa 0,5 Kg. di grasso a settimana mantenendo e/o aumentando il muscolo/massa magra a tutti i costi. Comunque qui sotto i numeri al giro di boa di metà gara:

    Altezza 178 cm. Età 51 anni e 8 mesi

    Massa grassa: 9,57% – iniziale: 17,5%

    Giro vita: 77 cm – iniziale: 86 cm.

    Massa Magra: 68,45 kg. – iniziale 68,94 Kg.

    Peso totale: 77 Kg. – iniziale: 83 Kg.

    Aggiornamento al 20/08/2013:

    Sono a 4 settimane dalla fine, un tempo abbastanza lungo per il raggiungimento del mio obbiettivo, ma allo stesso tempo abbastanza poco e con poco margine di errore per non fallire. Come ogni anno è così per tutti, anche gli esperti bodybuilder o fitness model, l’ultimo grasso da bruciare è il più testardo (stubborn), il più lento ad andare via e non sempre ci si riesce se non si resta concentrati e confidenti in quello che si sta facendo, senza farsi prendere dal panico. Sto facendo molta attività cardio, maggiormente MTB e running e alterno anche nuoto e HIIT (High Intensity Interval Training) . Il problema è saper individuare quando l’attività cardio è troppa oppure la quantità di macronutrienti è poca in riferimento all’attività svolta e ancor di più conoscendo e sapendo le quantità di macronutrienti in percentuale al totale delle calorie ingerite. Sembra un controsenso, ma aumentando troppo l’attività cardio e riducendo drasticamente le calorie ingerite, il rischio è di vedere rallentare ulteriormente il metabolismo e di rallentare di conseguenza anche la perdita di grasso. Eppure siamo in una situazione di deficit calorico aggressivo e matematicamente dovrei dimagrire tanto settimanalmente. Quello che sulla carta sembra scontato, non sempre trova riscontro nella realtà. Non dimentichiamoci poi che il nostro obiettivo è di perdere solo il grasso e non solo peso e quindi conservando e/o aumentando la massa magra. Questo tipo di difesa dell’organismo avviene appunto nelle fasi finali del dimagrimento e soprattutto se stiamo tagliando troppo e da troppo tempo le calorie. Il raggiungimento della soglia di “plateau” è quasi scontata. Sto facendo i conti anch’io con questa situazione e sulla base dell’esperienza e delle risposte del mio organismo sia attualmente che negli anni passati, adotto strategie diverse che vanno dall’aumentare l’intensità delle sessioni, al tempo o al numero per quanto riguarda l’attività cardio e anche per l’allenamento con i pesi si cerca di modificare l’intensità o il tempo di riposo fra una serie e l’altra o il numero di ripetizioni e ancora la quantità di peso con cui si lavora. E naturalmente agendo sulla parte più importante che è l’alimentazione attivando una dieta ancor più restrittiva e tagliando i carboidrati (come sapete non completamente) e ogni tre giorni invece ricarico i carboidrati e le calorie totali. Nei giorni in cui scarico i carboidrati, per quanto provi a lasciare invariate le quantità di proteine e grassi, se mi alleno sarò obbligato ad agire su questi due macronutrienti aumentandoli per avere un deficit calorico fra calorie utilizzate e quelle ingerite intorno al 20-30%.

    Vediamo i numeri a lunedì 19 agosto e poi ci aggiorneremo definitivamente dopo il 16 settembre che è il termine della Summer Challenge:

    Altezza 178 cm. Età 51 anni e 8 mesi

    Massa grassa: 7,56% – iniziale: 17,5%

    Giro vita: 75,5 cm – iniziale: 86 cm.

    Massa Magra: 68,59 kg. – iniziale 68,94 Kg.

    Peso totale: 74,2 Kg. – iniziale: 83 Kg.

    Aggiornamento al 22/08/2013:

    Goal! L’edizione 2013 della “Burn The Fat Summer Challenge” è terminata. Per me lunedì 16 settembre, per una durata totale di 98 giorni o 14 settimane. Gli ultimi concorrenti hanno terminato giovedì 19 settembre e anche quest’anno su circa 4.000 partecipanti solo 225 hanno portato a termine la sfida. Nuovamente, di questi 225 più della metà non hanno raggiunto significativi risultati/cambiamenti, almeno quelli visibili dalle foto. Hanno solo pubblicato regolarmente le loro statistiche settimanali e le foto finali. Questo ci fa capire che quello che sulla carta può risultare facile, non lo è poi nella realtà.

    Veniamo al mio risultato: ho replicato il risultato dello scorso anno, ma a differenza del 2012, sono partito da un coefficiente di percentuale di massa grassa superiore di oltre 2% e l’obbiettivo che avevo fissato al 4% era veramente molto/troppo ambizioso per essere raggiunto in 98 giorni, per dimagrire ad un tasso conservativo che permettesse di mantenere o anche incrementare la percentuale di massa magra. Sono arrivato al 4,98%, non è cifra tonda, ma per quanto mi riguarda l’obbiettivo è stato raggiunto. Tenete presente poi che ci sono sicuramente parti del corpo che presentano valori più alti e altri più bassi. Se guarderete la foto della schiena, potrete notare la definizione e le striature che indicano una bassissima percentuale di grasso. Inoltre sempre dalle foto, a paragone con quelle dell’anno scorso, mi sembra di avere ottenuto un miglioramento in termini di massa e simmetria e anche per certi aspetti come definizione. Ora attendiamo il giudizio dei giudici che avverrà nei prossimi 20 giorni. Pubblico finalmente qui sotto i dati e le foto finali di questa “Burn The Fat Summer Challenge 2013”:

    Dati Finali al 16 Settembre 2013 – inizio Summer Challenge 10 Giugno 2013:

    Altezza 178 cm. Età 51 anni e 9 mesi

    Massa grassa %: 4,98% – iniziale: 17,5% – Diff. – 12,34%

    Giro vita: 72,5 cm – iniziale: 86 cm. – Diff. – 13,5 cm.

    Massa Magra: 69,68 kg. – iniziale 68,94 Kg. – Diff. + 1,19 Kg.

    Massa Grassa: 3,62 Kg. – iniziale 14,31 Kg. – Diff. – 10,69 Kg.

    Peso totale: 74,2 Kg. – iniziale: 83 Kg. – Diff. – 9,5 Kg.

    Dalla tabella si vede che ho perso più di 10kg. di grasso e ho incrementato di oltre un chilo la massa magra. Questo senza l’aiuto di steroidi, altrimenti i risultati della massa magra sarebbero ben diversi. Di seguito le foto:

    Foto Frontali

    P1000853_cutresFB
    Frontale inizio
    Clicca sull’immagine per ingrandire

    P1010076_cut_FB
    Frontale finale
    Clicca sull’immagine per ingrandire

    Foto Laterali

    P1000857_cutresFB
    Laterale inizio
    Clicca sull’immagine per ingrandire

    P1010081_cut_FB
    Laterale finale
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    Schiena

    P1000859_cutres
    Schiena inizio
    Clicca sull’immagine per ingrandire

    P1010061_cut_FB
    Schiena Finale
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    Confronto Schiena 2010 – 2013 

    Summer Challenge 2010 2011 2012 2013 comparison back
    Clicca sull’immagine per
    ingrandire

    Credo che dalla foto del confronto di schiena degli ultimi quattro anni, si noti l’evoluzione in meglio della crescita muscolare, ma soprattutto della simmetria e definizione dovuta soprattutto ad una perdita maggiore di grasso. Certo la luce nelle foto può giocare un ruolo importante, ma credo sia oggettivo il cambiamento. Allenarsi e nutrirsi con disciplina e volontà alla fine ripaga sempre. E ricordate che per quanto duramente vi allenerete, se non sarete scrupolosi sul piano dell’alimentazione, vedrete naufragare tutti i vostri sforzi.

    Ecco! Questi sono i dati e le foto di questa nuova sfida portata a termine dopo 98 giorni, il mio premio è già stato vinto ed è quello di aver raggiunto l’obbiettivo che avevo fissato. Adesso è arrivato anche il riconoscimento visto che sono stato inserito nei top 10 finalisti uomini. Essere nella classifica dei Top 10 su circa 4.000 partecipanti è già un onore e una soddisfazione per cui essere grati .

    © Copyright Piero Maina – Tutti i diritti riservati

  • The Double-Edged Sword of “Healthy” Fast Food

    The Double-Edged Sword of “Healthy” Fast Food

    Title: The Double-Edged Sword of “Healthy” Fast Food
    By line: By Tom Venuto
    URL: www.BurnTheFat.com
    Word count: 981 words

    The Double-Edged Sword of “Healthy” Fast Food By Tom Venuto www.BurnTheFat.com

    What’s on the menu at the big fast food chains lately? Oddly  enough, the answer is…“health food!” Even more incongruous, many are marketing  their food for weight loss. Healthy weight loss food at Taco Bell and  McDonalds? Is this a noble move to be applauded, is it a big corporate money  grab, or is it a double edged sword?

    Remember Jared Fogle, the Subway guy? He lost 245 pounds  while eating at Subway regularly. He simply picked the lower calorie menu  items.  Seeing an opportunity, the local  store owner pitched Subway corporate with an idea. Before long, Jared was the company  spokesperson in their nationwide advertising campaigns which became known as  The Subway Diet.

    Sales doubled to 8.2 billion. How much the increase came  from the weight loss ads is unknown, but there’s little doubt that using weight  loss as a marketing platform was a boon for the sandwich maker. Other fast food  chains picked up the weight loss torch where Subway left off.

    The latest is the Taco    Bell Drive through diet, with their own skinny  spokesperson: Christine! The ads, which are admittedly conservative, perhaps  due to more stringent FTC laws, say Christine lost 54 lbs over 2 years by  reducing her calories to 1250 a day, and choosing Taco Bell’s new lower calorie  “Fresco” items.

    These include “7 diet items with 150 to 240 calories and  under 9 grams of fat.” For example, there’s a chicken soft taco with only 170 calories  and 4 grams of fat.

    For people who refuse to give up eating at fast food  restaurants, this is arguably a positive thing. Take my brother for example,  He’s not a total junk food junkie, but left to his own devices, he WILL make a  beeline to Taco Bell and McDonalds.

    I went to McDonalds with him a few months ago (I was dragged  there), and he was about to order a bacon cheeseburger. I glanced at the menu  and said, “That’s 790 calories!” I glanced down at his belly then continued,  “Look, they have chicken wraps. Why don’t you have one of those?” Without  questioning me, he agreed, apparently happy to get any McDonalds fix.

    Right there at the counter they had the nutrition  information sheets:

    McDonald’s honey mustard grilled chicken wrap: 260 calories,  9 grams fat, 27 grams of carbs, 18 grams of protein.

    That saved him 530 calories. Am I happy there was something  with only 260 calories on the menu? Absolutely. Do I applaud the fast food  restaurants for offering lower calorie choices? You bet. But the big question  is: are these really “healthy choices?”

    A few journalists and bloggers recently answered, “These  fast food diet items are NOT healthy, they’re only ‘healthi-ER.’”

    I think they’re both mistaken. I think this food is not  healthy nor is it healthier. It’s only lower in calories. If you eat lower  calorie food, that can help you lose weight and if you lose weight, that can  improve your health. But what if your definition of healthy food includes nutrition,  nutrient density and absence of artificial ingredients?

    Let’s take a look at that very low calorie chicken wrap. Is  it really healthier just because it’s got 1/3 the calories of a bacon  cheeseburger?

    Here’s the ingredients straight from McDonald’s website:

    McDonald’s Grilled Chicken Breast Filet (wrap): Chicken  breast filets with rib meat, water, seasoning (salt, sugar, food  starch-modified, maltodextrin, spices, dextrose, autolyzed yeast extract,  hydrolyzed [corn gluten, soy, wheat gluten] proteins, garlic powder, paprika,  chicken fat, chicken broth, natural flavors (plant and animal source), caramel  color, polysorbate 80, xanthan gum, onion powder, extractives of paprika),  modified potato starch, and sodium phosphates. CONTAINS: SOY AND WHEAT.  Prepared with Liquid Margarine: Liquid soybean oil, water, partially  hydrogenated cottonseed and soybean oils, salt, hydrogenated cottonseed oil,  soy lecithin, mono- and diglycerides, sodium benzoate and potassium sorbate  (preservative), artificial flavor, citric acid, vitamin A palmitate, beta  carotene (color). (and don’t forget the 800 mg of sodium).

    HOLY CRAP! Shouldn’t chicken breast be just one ingredient…  chicken breast?

    This is not food. It’s more like what author Michael Pollan  would call an “edible food-like substance.”

    What about the honey mustard sauce? The first ingredient  after water is… SUGAR!

    The flour tortilla ingredients? Enriched bleached wheat  flour, also made with vegetable shortening (may contain one or more of the  following: hydrogenated soybean oil, soybean oil, partially hydrogenated  soybean oil, hydrogenated cottonseed oil with mono- and diglycerides added),  contains 2% or less of the following: sugar, leavening (sodium aluminum  sulfate, calcium sulfate, sodium phosphate, baking soda, corn starch,  monocalcium phosphate), salt, wheat gluten, dough conditioners, sodium  metabisulfite, distilled monoglycerides.

    Trans fats? Sugar? Aluminum? Stuff you can’t pronounce and  have to look up to find out it’s preservatives and disinfectants?

    Don’t confuse the issues: weight loss and health…. Calories  and nutrition. There IS a difference, and that is what makes “healthy” fast  food a double edged sword at best.

    Some people, like my brother, simply aren’t going to give up  fast food completely. If I can get him to make better bad choices, that could  help him control his weight. If that works, then I’m pleased that the fast food  restaurants have such choices to offer.

    But if you wanted to make a good choice – a healthy choice –  you’d forget about “driving through” anywhere on a regular basis. You’d shop  for whole, fresh, natural real food, keep a well-stocked kitchen… and learn how  to cook.

    The Subway diet, the Drive Through diet, or the Weight  Watchers approved McDonalds menu (yes its true, what a pair that is!) Don’t kid  yourself – this is not only not healthy, it’s not healthier – it’s lower  calorie junk food.

    “Welcome to our  restaurant sir. Would you like a large plate of dog poo or a small plate of dog  poo?”

    “No thank you, I will  take neither. No matter what the serving size, crap is still crap.”

    Train hard and expect success!

    Tom Venuto, author of www.BurnTheFat.com

    Founder & CEO of www.BurnTheFat/InnerCircle

    About the Author:

    Tom Venuto is the author of the #1 best   seller, Burn the Fat, Feed the Muscle:   Fat

    Burning Secrets of the World’s Best Bodybuilders and Fitness Models. Tom   is a Tom Venuto 8

    lifetime natural bodybuilder and fat loss expert who

    achieved an   astonishing 3.7% body fat level without

    drugs or supplements. Discover how to   increase your

    metabolism and burn stubborn body fat, find out which

    foods burn   fat and which foods turn to fat, plus get a

    free fat loss report and mini course   by visiting Tom’s

    site at: www.BurnTheFat.com

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